SM ESCLUSIVO – Di Pierro (Beretti Monza): “Primavera del Milan non ancora al 100%. Petagna, che bomber!”

Nell’amichevole infrasettimanale al Monzello la Primavera del Milan ha finito la gara in goleada: 0-7 il risultato finale contro la Beretti del Monza. In grande forma Andrea Petagna, autore di una tripletta (3′, 12′, e 56′) e Alex Pedone che ha messo a segno una doppietta (63′ e 73′). Le altre marcature sono state di Spagnoli (79′) e Cristante (89′). E’ stata una Primavera che ha dominato la gara contro una squadra di categoria inferiore, chiudendo il primo tempo sul risultato di 2-0 e dilagando della ripresa. In esclusiva per SpazioMilan abbiamo raccolto le sensazioni del dopo gara di Mirko Di Pierro, attaccante classe ’95 della Beretti del Monza.

Avete affrontato la Primavera del Milan dopo la batosta di Bologna, nella quale la squadra di Dolcetti è uscita sconfitta per 3-0. Come ti è sembrata la squadra?
“E’ una squadra che sa stare in campo, sono partiti subito molto aggressivi. Avevano  un mediano in mezzo al campo che andava sempre basso a recuperare palla tra le linee e faceva partire l’azione. Davanti avevano Petagna in mezzo all’attacco con due esterni che lo assistevano alla perfezione. In difesa vanno in difficoltà se la squadra avversaria, quando gioca con tre punte, usa molto gli esterni d’attacco con dei tagli alle spalle dei difensori. Hanno messo subito in campo le loro qualità e i tre davanti tecnicamente erano superiori a noi. Si muovono bene, sono sulla buona strada”.

Che tipo di partita è stata?
“E’ servita ovviamente più a loro come reazione positiva dopo la sconfitta di Bologna, tutti si muovano molto e dovevano far vedere, soprattutto al mister, che loro non sono la squadra che ha preso 3 gol dal Bologna. Diciamo che hanno recuperato la batosta che avevano subito contro il Novara un mese fa (18 agosto: Novara Primavera-Milan Primavera 6-1, ndr)“.

E’ una Primavera creata per almeno insidiare la vittoria dello scudetto Primavera. Ti sembra una squadra pronta o c’è ancora molto da lavorare?
“E’ stata una partita che hanno dominato loro, ma è stata particolare anche perchè il primo tempo erano avanti di due gol, quelli di Petagna, ma glieli abbiamo regalati noi. Dopo i due gol si sono “calmati”, non andavano più a mille all’ora come nella prima mezzora e non pressavano più molto alti come all’inizio. Dopo il doppio vantaggio hanno iniziato il loro gioco di possesso palla per farci correre e farci stancare ma si sono quasi fermati, però non li vedo ancora pronti anche perchè abbiamo avuto qualche occasione di tornare in partita. Non sono ancora pronti al 100%”.

In grande spolvero Petagna, autore di una tripletta e bomber della squadra di Dolcetti: come si è mosso?
“Ha fatto due gol dei tre capolavoro: due tiri a giro all’incrocio, uno da fuori area e uno da dentro. Tiri imparabili, da vero bomber d’area. Il terzo gol si è mosso bene e ha infilato il portiere. Ha fatto la differenza, con il fisico che si ritrova quando stoppa il pallone diventa praticamente impossibile strapparglielo. Si sa muovere bene, copre bene gli spazi e sotto porta sa come far male. Quest’anno in Primavera può fare benissimo, e non mi stupirei di vederlo qualche volta convocato anche in prima squadra”.

Cristante, autore dell’ultimo gol, sembra la grande promessa di questa Primavera. Come ha giocato?
“Ha giocato il secondo tempo, ma non è entrato molto in partita seppur abbia segnato”.

Mister Dolcetti?
“Sapeva che la sua squadra era più forte e si aspettava una reazione dopo la sconfitta contro il Bologna. Ho ottenuto quello che voleva”.

Un giocatore di questa Pimavera pronto al grande salto?
“Sicuramente Petagna, grande fisico e grande fiuto del gol. Anche Ferretti (terzino destro acquistato dal Genoa, classe ’94 di origini francesi, ndr) ha spinto molto e ha dimostrato le sue qualità”.

Un giudizio finale sulla squadra di Dolcetti?
“Non giocavano con i lanci lunghi ma passaggi corti, tutti palla a terra, preferivano le azioni corali alle giocate dei singoli. Nel secondo tempo hanno dilagato anche perché noi eravamo molto stanchi, siamo calati. Loro andavano sempre allo stesso ritmo, avrebbero potuto anche fare più gol.  Se devo dargli un voto in pagella gli darei 7,5, ma possono ancora crescere molto. E’ una squadra ancora troppo tranquilla, devono diventare più “cattivi””.

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