L’appello dei tifosi in via Turati: “Ridateci il nostro Zlatan”

Un messaggio provocatorio, un’appello, uno sfogo verso la società: lo striscione esposto questa notte sotto la sede di via Turati del Milan è l’emblema della situazione in cui versa tutto il mondo rossonero di questi tempi. “Ridateci il nostro Zlatan” recitava la scritta, con un’ipotesi nata negli scorsi giorni dopo le parole dello svedese che aveva riaperto a un possibile ritorno in rossonero (“Voglio solo il meglio per il Milan, spero che si riprenda. Se il Milan ha bisogno di aiuto, allora sanno dove trovarmi”). I tifosi il loro ennesimo atto d’amore verso la società lo hanno fatto, adesso la palla passa alla dirigenza.

Una scritta eloquente che però non lascia commenti. Impossibile il ritorno di Ibrahimovic in rossonero, tanto meno nel campionato italiano. Le cifre dell’operazione sono impensabili partendo semplicemente dell’ingaggio. Ma allora perchè Ibra avrebbe dovuto dire quelle parole? Leonardo ha subito smentito il possibile ritorno dell’asso svedese in rossonero, blindandolo per almeno i prossimi tre anni. Anche Raiola oggi ha voluto spegnere le ultime piccole speranze di rivedere Ibra con la maglia numero 11: “Non può tornare al Milan adesso, magari fra 3-4 anni come allenatore o dirigente”. Una chiusura, ma non totale.

In una tranquilla sera di metà ottobre, con un campionato già compromesso, il tifoso rossonero era anche caduto in tentazione di poter riassaporare un possibile ritorno del bad boy di Malmoe, ma ragionando a mente fredda si rende conto dell’impossibilità dell’affare. Eppure qualcuno ancora non molla, tanto da scrivere una striscione sotto la sede del Milan. Non sarà una richiesta, ma ha tutti i colori della provocazione. Sperando che venga raccolta dalla società.

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