Mai più come il gol di Muntari!

Il 25 febbraio 2012 può sembrare una data come tutte le altre. E invece no. Quel giorno rappresenta una delle pagine del calcio giocato che più ha fatto discutere e scatenato polemiche. Segno indelebile che, nonostante la tecnologia avanzi e faccia numerosi progressi, siamo (ancora per poco) prigionieri di una mentalità calcistica retrograda e arcaica che va a scapito dello spettacolo e della credibilità.

Se la ricordano amaramente i tifosi rossoneri che quella sera a San Siro, teatro dello scontro al vertice decisivo per lo scudetto contro la Juventus, si videro non convalidare un gol “fantasma” dall’assistente dell’arbitro Romagnoli, reo di non aver visto la palla varcare la linea di porta difesa da Buffon di almeno 15-20 cm.

Idealmente si smise di giocare, tutte le considerazioni tecnico-tattiche passarono in secondo piano, per lasciar spazio a un susseguirsi di polemiche che tennero banco per tutto il proseguo del campionato. Polemiche che, fino ad oggi, si vedevano collidere con l’ideologia di un calcio improntato al sesto senso dell’arbitro e degli assistenti di gioco, al dubbio e all’indecisione. Si è stabilito poi di adottare gli assistenti di porta in alcune competizioni: ma anche in questo caso è venuta a  mancare quell’assoluta certezza di convalidare un gol regolare che abbia oltrepassato la linea di porta. Chiedete informazioni all’Ucraina negli ultimi Europei.

Dopo aver inanellato tutta una serie di scempi e di errori, la Fifa ha deciso di rimediare seriamente agli inconvenienti: è ufficialmente arrivato il via libera dalla stessa Federazione Internazione per l’utilizzo della tecnologia in campo, autorizzando due imprese per l’installazione di impianti in tutto il mondo. Si tratta dell’azienda inglese Hawk-eye, che utilizza il sistema ‘Occhio di Falco’ composto da 14 telecamere disposte intorno alle due porte, e dell’azienda danese GoalRef, che invece si basa sull’utilizzo di dieci antenne poste sulla porta che creano un campo magnetico e avverte istantaneamente l’arbitro con un segnale sull’orologio nel caso in cui il pallone, dotato di microchip, attraversi completamente la linea della porta. Attraverso un comunicato stampo, la Fifa ci informa che: “Tra ottobre 2011 e lo scorso giugno i due sistemi hanno superato una serie di esami sia in laboratorio sia in campo, prima di essere testati in match simulati e anche in partite ufficiali”.

Il debutto di tale innovazione sembra fissato in occasione del prossimo Mondiale per Club in Giappone, poichè entrambi i sistemi avranno bisogno di ulteriori collaudi. Meglio tardi che mai verrebbe da dire. Una minuscola ricompensa, una sorta di mini-giustizia in questa società tarata e legata alle tradizioni che fa gridare al mondo intero: “Mai più come come il gol di Muntari!” 

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