De Jong, un top player fra le delusioni

Dopo la chiusura dell’ultimo calciomercato estivo, Galliani con gli acquisti di Bojan e De Jong, disse una frase che ora molti usano quando si vuole ironizzare sull’attuale situazione difficile del Milan. “Ora Allegri non ha più scuse. Questo Milan è da scudetto. Ai più era sembrato quantomeno un azzardo, una provocazione, un’affermazione poco felice. Certamente l’dea diffusa era, comunque, che il Milan aveva fatto un grande colpo con l’arrivo di Nigel De Jong.

Centrocampista di fama internazionale, arriva a Milano con la nomina di un martello che distrugge il gioco avversario con una facilità impressionante. Cinque anni al Manchester City, quasi sempre da titolare fisso al fianco di Yaya Tourè, con una Premier ed una Fa Cup vinte. Pedina fondamentale della nazionale vice-campione del Mondo, quell’Olanda con cui nel suo ruolo non ha mai avuto grandissima concorrenza. Il biglietto da visita è quantomeno interessante e promettente.

La realtà dei fatti però si rivela, almeno fin qui, totalmente deludente. De Jong  entra a partita in corso a Bologna e mostra grinta e personalità, dimostrando di poter prendere in mano il centrocampo del Milan, orfano di gente come Gattuso e Seedorf. Ma è un’illusione che dura poco. Da lì in poi sono solo brutte prestazioni, tanta mediocrità e poca, pochissima luce. Mai un’azione di personalità, tanti passaggi sbagliati, tiri in porta improponibili. Adesso è ora di cambiare marcia, altrimenti il centrocampo del Milan resterà incompiuto a lungo. E se questo è l’unico top player arrivato quest’anno dall’estero caro Galliani…

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