Niang & Mastour: tanto lavoro per il futuro, ma il presente?

Il calcio è un meccanismo strano, sempre in movimento, ma altrettanto ancorato all’oggi e a ciò che è stato. Come in una catena, ogni evento è legato inscindibilmente a quello passato, e decisivo per quello che dovrà venire. D’altronde, senza le fondamenta non si possono costruire i palazzi. Ma è pur vero che i periodi di transizione nel calcio, quelli in cui si gioca “in attesa di vincere”, dovrebbero essere brevi per definizione. La stasi non è una condizione felice, soprattutto quando si sta a guardare gli altri che sollevano i trofei.

Quindi, seguendo questo discorso, la tendenza del Milan a chiudere trattative per dei ragazzini che sono vere e proprie scommesse, ad un costo piuttosto oneroso per la loro età e per l’indice basso di affidabilità, sembra alquanto atipica. Sicuramente meglio valorizzare i giovani che ostinarsi a schierare gli ormai “vecchi”, però una squadra come quella rossonera, che deve tornare a vincere, non può aspettare che questi ragazzi esplodano.

I due esempi più recenti riguardano Niang e Mastour: il primo è un classe ’94, di appena diciassette anni. La sua esperienza in Ligue 1 con il Caen fatta di 30 presenze e 5 gol, fa ben sperare, ma il Milan ha speso per lui una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro. Ancor più eclatante l’acquisto di Mastour, il piccolo fenomeno della Reggiana, che il Milan ha pagato circa 500 mila  euro, cifra che per un ragazzo del ’98 è più che inconsueta.

Queste due operazioni (più quella di El Shaarawy, pagato circa 13 milioni, ma diversa in quanto già in parte compensata dai risultati), cozzano con la linea al risparmio che la società sta praticando ormai da tempo per quanto riguarda la prima squadra, dove sono arrivati giocatori in prestito, attraverso scambi o a parametro zero. Galliani aveva già preannunciato tempo fa la fine dell'”era dei campioni”, diventati irraggiungibili per le casse del Milan. Però, ci chiediamo, non è un azzardo fare affidamento solo su queste, seppur promettenti, scommesse?

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