Settimana iniziata male, ma con un buon epilogo. Grazie, El92!

Termina finalmente in maniera positiva l’ennesima settimana vissuta sul filo del rasoio in casa Milan. Merito dell’importantissima vittoria contro il Genoa, agguantata quando mancava circa un quarto d’ora al termine del match. Un successo che regala tre punti vitali, che allontanano momentaneamente i rossoneri da una pessima zona di classifica e consentono a tutti, ma soprattutto ad Allegri, di respirare. Per poco però. Perché questo Milan, ed è giusto che sia così, è sempre sotto esame, e già fra due giorni si torna in campo, nella sempre ostica trasferta di Palermo, sperando che il successo di ieri sera non sia stato un caso. IN RIALZO.

A tenere viva questa ultima ipotesi è una prestazione che comunque non è stata pienamente soddisfacente. Se è vero che il Genoa pochissime volte si è reso pericoloso, c’è anche da dire che il tutto è dovuto a una squadra, quella ligure, che ieri si è dimostrata piuttosto mediocre, anche se il nuovo esperimento della difesa a tre anche contro il Malaga ha lasciato qualche buona impressione. Tuttavia, dal centrocampo in su, la squadra ha creato davvero troppo poco. Soprattutto il reparto centrale del campo è ancora un cantiere aperto e non convince per niente. Manca ancora il gioco, mancano la corsa e l’intensità. Dobbiamo, dunque, ammettere che la vittoria di ieri rimane soffertissima e la crisi non è stata assolutamente allontanata. Bisogna lavorare e lasciare agli altri le facili illusioni. IN RIBASSO.

È necessario tenere bene a mente, infatti, che la formazione rossonera veniva da un filotto di risultati negativi che trovava un precedente simile soltanto nella notte dei tempi. L’ultima sconfitta, quella di Malaga, ha inoltre reso particolarmente difficile anche il compito in Champions, e, dunque, la squadra allenata da Allegri rischia di rimanere prematuramente tagliata fuori dalle due principali competizioni per club. In terra spagnola, tuttavia, si sono visti sprazzi di buon calcio, più che contro il Genoa, e i rossoneri avrebbero certamente meritato di andare a segno almeno in un’occasione. Troppo poco, tuttavia, per parlare di squadra guarita o in ripresa. Il malato è ancora grave e la via per la guarigione più lunga che mai. IN RIBASSO.

In un quadro così buio, tuttavia, splende una luce che, proprio per il grigiore che ha intorno, si presenta più lucente e viva che mai. È quella di Stephan El Shaarawy, autore di oltre la metà dei gol realizzati dal Milan in tutte le competizioni. È il Faraone il vero e unico trascinatore della squadra, il solo che realmente si sfianca dal primo all’ultimo minuto. Mantiene una grandissima lucidità anche quando tutto il resto della squadra va in bambola, regala accelerazioni, spunti e tocchi da fuoriclasse. Difende, attacca, dà una mano al centrocampo e segna. Insomma, una luce che speriamo non si spenga, che per ora brancola nel buio, ma che si spera si riveli utile a riaccendere tutto quello che ha intorno! IN RIALZO.

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