Balotelli sul Time: “Vorrei essere ricordato come il più forte di sempre”

Come i più grandi. Anche Mario Balotelli conquista la copertina del Time, ambitissima da mezzo mondo. L’ultimo italiano a finirci sopra era stato il premier Mario Monti. Oggi, invece, l’attaccante del Manchester City si racconta col settimanale più prestigioso al mondo, che titola “The meaning of Mario“. Aggiungendo nel sommario: “Cosa spiega il fenomeno Balotelli all’Europa su calcio, razza e identità europea“.

Nell’intervista, l’attaccante ha parlato della ricandidatura del presidente americano uscente Barack Obama (“mi piacerebbe incontrarlo“), del razzismo nello sport e dell’Italia, dove “nel 1990, quando è nato, solo un residente in Italia su cento aveva passaporto straniero. Ora sono uno su dodici“. Poi qualche aneddotto sui calci di rigore: “È un gioco psicologico fra me e il portiere. Io so come controllare il mio cervello. E quando il portiere si muove prima di me, significa che ha perso“. Quindi un sogno: “Vorrei essere ricordato come il giocatore più forte di tutti i tempi”.

Si parla anche della prossima paternità: “Mio figlio avrà bisogno di una madre (la compagna Raffaella Fico, ndr) capace di dire di no“, come ha fatto la sua mamma adottiva, Silvia, “perché io lo amerò così tanto che forse non sarò in grado di dirglielo“.

 

Impostazioni privacy