Bonera squalificato, gli equilibri saltano: 4-4-2 in vista?

In occasione della sfida di domani, Allegri deve fare i conti con la squalifica di Daniele Bonera, il ritardo di condizione di Acerbi e la necessità di portare in panchina un centrale difensivo di ruolo. Ecco allora che, contro il Chievo, Max ha in mente di tornare alla retroguardia a quattro. A dire la verità, c’è chi ipotizza un arretramento di Ambrosini sulla linea dei difensori. Peccato che quest’ultima ipotesi costituisca una mossa da evitare: Massimo non possiede il passo e il senso dell’anticipo del centrale, il suo posto è in mezzo al campo.

Meglio non rischiare, dal momento che uno dei più gravi problemi del Milan si riscontra nel cuore del terreno di gioco, laddove solo il capitano, Montolivo e il lungodegente Muntari possono costituire per ora elementi all’altezza della situazione. Ma i problemi non finiscono qui. Per mancanza di centrali di centrocampo in grado di imporsi, De Jong non ha ancora convinto, Allegri non può affidarsi allo schieramento con tre incontristi. Che fare?
Stando a indiscrezioni, per garantire solidità a una squadra che non deve per nulla al mondo provare a fare la partita e sbilanciarsi poiché non dispone di elementi in grado di costruire e incidere, Allegri potrebbe pensare a un altro cambio di modulo: dal 3-4-3 al più lineare 4-4-2.

Ma sia chiaro, tale schema può essere attuato con gli esterni che si dedichino in prevalenza alla fase di copertura, in modo tale da schierare otto uomini dietro la linea della sfera e accorciare le distanze tra difesa e centrocampo. Il tutto per assicurare densità e solidità. Da segnalare è il fatto che, grazie al possibile cambio, El Shaarawy godrebbe di un raggio d’azione più ampio e della facoltà di ripiegare con minore regolarità. E’ una mossa, insomma, che possiamo definire “disperata” dal momento in cui, spesso, le big ripartono dal 4-4-2 quando non hanno la forza di sostenere un altro modulo. Che, nel caso del Milan, è ormai chiaro si tratti del 4-2-3-1.

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