“Chi ha il Milan nel cuore non chiama il procuratore”

“Only you, sempre e comunque, nel bene e nel male”.

Questa è stata la gigantesca scritta esposta nel pre-partita di Milan – Juventus dalla Curva Sud rossonera. Un messaggio di vicinanza ed affetto nei confronti di una squadra ancora in cerca di certezze e di una classifica migliore, ma che poi sul campo ha dimostrato con i fatti di vincere contro la prima della classe.

Non è stato così fortunato invece Alexandre Pato, che dopo le polemiche parole rilasciate in settimana dopo l’Anderlecht dove minacciava l’addio, ha ricevuto come risposta, sempre dalla Curva Sud, un messaggio altrettanto chiaro, duro ed inequivocabile.

“Chi ha il Milan nel cuore non chiama il procuratore”.

Il riferimento è a Gilmar Veloz che domani sbarcherà a Milano per parlare con Pato e discutere del suo futuro con il Milan. Ma la presa di posizione dello stadio, pieno e caldo di tifo come non mai come quello di ieri sera, nei confronti del Papero sembra insanabile. Ed è comprensibile.

Nonostante la smentita di Berlusconi nella notte (“Non mi sono mai pentito di non aver ceduto Pato, personalmente non mi è mai piaciuto Tevez”), Pato e il Milan sembrano (tornati) lontani. San Siro coccola El Shaarawy e pizzica Pato, in attesa di un altro improvviso colpo di scena e qualsiasi riferimento a Tevez è puramente casuale.

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