Mexes e la Juve: “Mi ha cercato almeno un paio di volte, ma ho sempre rifiutato”. Constant: “Non dobbiamo fare errori”

Autore di un gol spettacolare contro l’Anderlecht, Philippe Mexes è pronto ad affrontare la Juventus. Intervistato da La Stampa il difensore francese del Milan ha voluto togliersi qualche sassolino proprio dopo la rete segnata Bruxelles.

“So che su di me se ne sono dette tante e so come funzionano queste cose – ha dichiarato il giocatore -. Ho trent’anni e sono abituato a stare sulle montagne russe. Sono sempre stato convinto delle mie potenzialità. Rispetto ad altri mie compagni ho avuto soltanto la sfortuna di arrivare al Milan con un ginocchio operato. E quindi è stato tutto più difficile”. Tornando alla rovesciata di mercoledì: “Quel tipo di gol lo sogni da ragazzino quando giochi alla playstation. Per me non è una novità, ho provato un colpo simile anche in Francia ma mi era andata male“.

Poi una rassicurazione sulle condizioni fisiche: “Contro l’Anderlecht ho preso una botta, niente di più. Gli esami hanno confermato che posso giocare“. Qualche battuta sulla pettinatura: “Anche mio padre mi dice che devo cambiare pettinatura, ma è una battaglia persa. Contro il Napoli i capelli sembravano più corti soltanto perché erano bagnati“.

Quindi qualche battuta sul momento della squadra: “Ci danno tutti per spacciati e guardando la classifica è anche comprensibile. Ma noi non ci sentiamo così”. Domani a San Siro arriva la Juventus e la circostanza rievoca il ricordo del gol non convalidato a Sulley Muntari, ma Mexes guarda avanti: “Fa parte del passato e non possiamo attaccarci a questo. Adesso l’unica cosa che conta è guardare avanti e risalire la classifica”. Sui cambi di modulo di Massimiliano Allegri il francese dice la sua: “E’ un problema dell’allenatore, non certo nostro. Evidentemente non è soddisfatto e vuole capire qual è la soluzione migliore. La concorrenza aiuta a tirare fuori il meglio di noi stessi“.

Infine, una stoccata ai bianconeri: La Juve mi ha cercato almeno un paio di volta, ma per una questione di feeling ho sempre detto di no”.

Dalle pagine del Giorno arrivano anche le parole di Kevin Constant, che in rossonero si è scoperto terzino: “L’atmosfera di Miln-Juve è molto simile a quella prima del derby. Sono partite di importanza capitale. Da non perdersi e soprattutto da non perdere. il passato è passato. Noi adesso dobbiamo solo restare concentrati. Un errore potrebbe essere fatale da ambo le parti. Il presidente Berlusconi? Impressionante. Un carisma unico”.

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