Giro di Boa, tre squilli all’ombra dell’Etna

Allegri non recupera Abbiati afflitto da un fastidio alla schiena, allora in porta fiducia ad Amelia. In difesa manca Yepes squalificato ed il tecnico lo rimpiazza con Acerbi che, preferito a Zapata, si va a sistemare al fianco del ristabilito Mexes. A centrocampo torna Ambrosini, ma giocano ancora De Jong e Nocerino che completano il reparto con Montolivo ancora una volta capitano. In avanti confermato il tridente Robinho-Boateng-El Shaarawy, con il famigerato ‘falso nueve’.

Il Catania aspetta il Milan, che sembra fare la partita, e si schiera con un 4-3-3 che diventa un 4-5-1 nella fase di non possesso. Modulo che copre bene tutti gli spazi e permette alla squadra di Maran di ripartire con velocità e pericolosità in contropiede. Ma il Milan c’è ed il tiro pericolosissimo di Boateng in avvio lo testimonia. Possesso palla ipnotico dei rossoneri che fa girare palla con pazienza da sinistra verso destra in attesa dello spiraglio giusto. E poi la solita disattenzione da calcio piazzato. All’11’ Legrottaglie su calcio d’angolo salta indisturbato dietro Acerbi e mette dentro. Il gol toglie le sicurezze alla squadra di Allegri che appare in difficoltà. Le distanze fra i reparti si allungano e le tre punte sono troppo distanti da chi dovrebbe servirle. Poco prima della fine della prima frazione il Diavolo torna a crescere ma è troppo poco per trovare il pari.

Al 49′ l’episodio che può cambiare la partita. Barrientos, già ammonito, scalcia Nocerino e si becca il secondo giallo e la sacrosanta espulsione. Il Catania passa ad 4-4-1, ma al 53′ subisce la rete del pari. Cross di Boateng, tocco di Robinho e tiro sotto misura di El Shaarawy che non sbaglia. L’undicesimo gol in campionato del Faraone però nasce da un fuorigioco nettissimo. Al 56′ il Milan va in vantaggio. L’uno
-due terrificante è firmato da Kevin Prince Boateng, finalmente!
Gran tiro a giro che si infila nell’angolino alla destra di Andujar e vantaggio rossonero. Le maglie catanesi si allargano a dismisura e il Milan potrebbe colpire in contropiede. In effetti un paio di buonissime occasione non vengono sfruttate.

Al 66′ prima sostituzione per Allegri. Fuori Montolivo, dentro Emanuelson e Boateng capitano. Al 68′ Andujar tiene in vita il Catania facendo un grande intervento sul Faraone che da due passi si fa ipnotizzare dal portiere argentino. All’80’ non la chiude neanche Robinho, che in tre contro uno spara altissima una palla che era più difficile sbagliare che segnare. L’incapacità di sfruttare le tante occasioni fa vivere gli ultimi minuti in apnea. Gli ultimi minuti di gara offrono ancora alcuni grandissimi colpi di scena. Il palo di Emanuelson, dopo l’errore di Robinho ha dell’incredibile. Boateng si fa espellere in maniera ingenua, anche se forse troppo eccessiva, e ristabilisce la parità numerica. Ma poi ci pensa ancora il Faraone. Grandissimo gol che chiude la partita. Terza doppietta stagionale e dodicesimo gol in campionato per l’italo egiziano che è sempre più capocannoniere.

Il risultato non cambia più ed il Milan espugna il ‘Massimino’ dove fin qui aveva vinto soltanto la Juventus. La notizia più importante è la terza vittoria consecutiva, la seconda in campionato, ed è la prima volta che succede in questa stagione. La crescita sembra continuare senza sosta ed ora iniziano ad arrivare anche i risultati. L’espulsione (sacrosanta) ed il gol del pareggio in netto fuorigioco hanno cambiato una partita che si stava mettendo male, ma anche oggi i ragazzi di Allegri hanno dato una forte dimostrazione di squadra. Ci sono delle cose che ancora devono essere migliorate, come la sofferenza eccessiva sulle palle inattive e il poco cinismo quando c’era da chiudere la gara. Ma, ancora una volta, c’è una stella che è talmente luccicante che acceca tutto quello che gli sta attorno. Si chiama Stephan El Shaarawy, ha solo venti anni ed è sempre più il leader di questa squadra. Ormai la cresta va di moda e ce ne stiamo innamorando davvero tutti.

 

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