Nesta: “Al Milan sarei tornato a piedi, ma non ho più l’età per la Serie A”

Con il Milan nel cuore. Sempre. Alessandro Nesta, costretto ora allo stop per la sospensione del campionato americano, si prende una pausa. Anzi, si gode una pausa. E in un’intervista alla Gazzetta dello Sport di oggi racconta le sensazioni dei primi mesi al Montreal.

Mi trovo benissimo – ha raccontato l’ex difensore rossonero – il Canada è un bellissimo Paese, sto inserendomi ma devo ancora adeguarmi al loro tipo di calcio, molto diverso da quello italiano. La mia vita scorre tranquilla, senza stress, ho più tempo per stare coi miei figli, i vicini di casa non mi conoscono. Giocare al calcio girando l’America è molto appagante”.

Prospettive future? Nessun ritorno al Milan. “Per me è una novità fermarmi in questa stagione – ha spiegato Nesta -. Non tornerò in Italia, farò le vacanza a Miami. Contatti? Nessuno. Sarei tornato a piedi al Milano se solo avessi qualche anno di meno, adesso proprio non ce la farei a ripresentarmi in Serie A, devo fare i conti con l’età. Magari potessi tornare indietro, rivivere tutti i successi conquistati con la maglia rossonera. Ma non si può”.

Poi qualche riflessione sul Milan: “Sono andati via tanti giocatori, ma adesso vedo che sta riprendendosi. Leggo i giornali, visto da fuori avete avuto troppa fretta di fare il funerale al Milan, presto arriveranno i risultati positivi e la squadra, che ha molta qualità, risalirà la classifica. Anche l’anno passato abbiamo cominciato male, poi abbiamo iniziato la scalata salendo al primo posto”. Quindi qualche considerazione su Massimiliano Allegri: “Se la caverà sicuramente. Il Milan storicamente è un club che non brucia gli allenatori. La dirigenza ha fatto bene a dare fiducia a Max, decisione più saggia. Sorpreso da El Shaarawy? No, anche l’anno scorso ha fatto vedere il suo potenziale, ma aveva meno spazio perché c’era Ibra. Ha talento, è molto estroso, abile nella giocata veloce, vede la porta e sa andare in gol con tante soluzioni. E non dimenticate Boateng, Robinho e Pato…”.

Sulla sfida scudetto, infine, Nesta sceglie la prudenza: “Il campionato è aperto ed è prematuro sostenere che lo scudetto sia un affare ristretto a Juve e Inter. Vedrete che alla fine i miei ex compagni faranno bene, faccio il tifo per loro”.

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