Noce e De Jong, che carisma! Quantità e cuore dopo il buio

Ci eravamo quasi rassegnati all’idea di vederli sporadicamente in campo, emarginati dal nuovo (ennesimo) cambio di modulo improntato alla velocità, ai brevilinei e alla freschezza dei giovani.  Antonio Nocerino e Nigel De Jong hanno però scelto il match contro i campioni d’Italia in carica per (ri)tornare in cattedra e prendere possesso del centrocampo del Milan conducendolo ad una prestazione da incorniciare soprattutto in fase di contenimento, grinta e concentrazione.  E forse non è un caso che il convincente gioco delle ultime apparizioni sia coinciso con il loro rientro in campo.

E’ soprattutto il centrocampista napoletano a risentire maggiormente dei nuovi meccanismi di gioco. Il suo scarso (per ora nullo) contributo realizzativo, al quale ben ci aveva ben abituato nella scorsa stagione anche grazie ai movimenti ad uscire di un certo Ibrahimovic che permettevano i suoi inserimenti, eclissava quello che ormai era diventato un beniamino per i tifosi rossoneri, considerato erede di Gattuso sia per posizione in campo che per numero di maglia.  La chiave tattica sperimentata con i tre trequartisti alle spalle della punta centrale, relegato a sinistra, non era ben congeniale alle sue caratteristiche. Anche l’impiego con il contagocce del giocatore stesso e la mancanza di continuità hanno fatto si che inanellasse una serie di brutte prestazioni, rendendolo lontano parente di quello ammirato l’anno scorso. Ma il calcio ci riserve sempre belle sorprese: il ritorno ai tre di centrocampo e l’occasione ghiotta di far bella figura con la macchina schiacciasassi bianconera non scappa al nuovo numero 8 che decide, per una sera, di diventare l’anima della squadra trascinando i compagni, con la sua determinazione, al pressing  e incitando il pubblico all’incoraggiamento e al tifo.

Analogo discorso merita il frangiflutti ex Citizenz: accusato di scarsa leadership e pochezza tecnica, soprattutto in fase d’impostazione, e oggetto di scetticismo da parte dei tifosi,  ieri sera decide di smentire tutti con quella che è la sua arma migliore, ovvero la protezione a schermo davanti alla difesa, arpionando palloni e intercettando i passaggi avversari. Stoico in alcune situazioni di gioco, esce dal campo glorioso e vittorioso con una valutazione più che sufficiente, radente al discreto.

Tutto il popolo rossonero ora si augura che questo possa essere un nuovo inizio per entrambi, e che la soddisfazione dei tifosi per la convincente prestazione della squadra riesca a far breccia nei due mediani, ponendo fine alle critiche e ai fischi che incombevano  su di loro nell’ultimo periodo.

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