Padrone del nuovo Milan che nasce: Riccardo cuor di Diavolo

“Montolivo non lo scopro io, l’ho sempre ritenuto un giocatore importante. Ha qualità tecniche straordinarie, uniche nel nostro centrocampo. Ma può ancora migliorare tantissimo”. Parole di elogio di Massimiliano Allegri nei confronti di Riccardo Montolivo, dopo l’ennesima, la più ispirata, messa in scena del nuovo leaderdel centrocampo rossonero.

Eccellente dal 1′ al 90′ con suggerimenti, appoggi, lanci e verticalizzazioni precise e pieno di polvere magica. Top. Player. L’acquisto più azzeccato (ed economico) del mercato del Milan. L’uomo giusto nel ruolo che serviva, il profilo buono di un giocatore che non vuole apparire ma decidere: come contro il Chievo, quando in un momento complicato ha riportato in vantaggio il Diavolo nel momento il giusto, dando il via alla goleada.

Le chiavi della mediana sono del Monto, che nel 4-2-3-1 si trova al meglio, con al fianco uno come Ambrosini, il migliore in campo contro il Chievo, il miglior aiuto per il numero 18 rossonero, permettendogli di entusiasmare con chiusure e coperture: eureka!

E’ la vittoria di Galliani che ci ha creduto fino in fondo, quella dei “contestatori” che, al contrario, non hanno mai ritenuto l’azzurro un giocatore da grande squadra, salvo dimenticarsi il superbo Europeo, non una competizione qualsiasi, da lui disputato. Ma soprattutto è il successo di Montolivo che si sta guadagnando la fiducia di tutti in poco tempo, popolo rossonero compreso.

Nella notte del 3 novembre, “leggermente” in ritardo, è nato il nuovo Milan e con lui il vero Montolivo.

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