Poche sufficienze. Pato, così non ci siamo!

ABBIATI 6 – Potrebbe destare qualche perplessità una sufficienza a un portiere che ha preso tre gol, ma l’estremo difensore rossonero non ha colpe su nessuna delle reti della Fiorentina e, a differenza di altre occasioni, non commette errori di rilievo. La sconfitta non è certamente imputabile a lui.

DE SCIGLIO 6,5 – È l’unico a meritare un voto superiore alla sufficienza, poiché è l’unico che riesce a contenere le avanzate viola e a ripartire. Infatti, si propone con costanza in fase offensiva ed è lucido in ogni occasione. Uno dei più giovani e già un esempio da seguire per i compagni.

MEXES 5 – Lo splendido colpo di tacco che si stampa sul palo e permette il gol di Pazzini non può cambiare la valutazione di una partita in cui ha tantissime responsabilità in negativo, come sui primi due gol subiti. Lascia scoperto il centro area di rigore in occasione del vantaggio di Aquilani ed è quanto meno “sufficiente” nel contrasto che permette a Borja Valero di raddoppiare. Qualche altro errore di troppo nella ripresa fanno da corollario a una prestazione insufficiente.

BONERA 6 – Risicato. Perché non ha grosse responsabilità sui gol viola e appare molto più lucido del compagno di reparto. Non disputa una buonissima prestazione, ma nel complesso dimostra una certa sicurezza. Indubbiamente al centro della difesa non abbiamo altro di meglio.

CONSTANT 5,5 – Insufficiente la prova del Guineano, che offre soltanto qualche spunto offensivo nella ripresa, ma nel complesso appare spesso impacciato e fuori corda. Non spinge come dovrebbe e, soprattutto nel primo tempo, la Fiorentina fa quel che vuole da quel lato.

AMBROSINI 6 – Solita partita di sacrificio per il capitano, che sbaglia qualche pallone di troppo, mostra un po’ di nervosismo in alcuni frangenti, ma, tutto sommato, svolge bene il suo “sporco” lavoro. Certamente non è lui il calciatore da cui ci si aspetta la grande giocata. Al 75’ viene sostituito con Robinho, ma, a differenza di Pato ed Ema, non è una bocciatura, ma solo un tentativo di Allegri di recuperare il risultato.

Dal 75’ st ROBINHO s.v. –Un quarto d’ora non basta al Brasiliano, che praticamente non tocca un pallone.

MONTOLIVO 5,5 – Dopo tante buone prestazioni, l’emozione di affrontare la sua ex squadra gli gioca un brutto scherzo. Il Monto si mostra infatti nervoso per tutto il primo tempo e propone poco o nulla nella ripresa. La mancanza di idee oggi è apparsa chiara e ne ha risentito tutta la squadra.

BOATENG 5,5 – Era partito bene, concedendo qualche spunto che poteva far pensare a un suo ritorno ad alti livelli. Tuttavia, si spegne pian piano nel corso del match, regalando soltanto qualche timida giocata. Ancora troppo poco.

EL SHAARAWY 6 – Anche la sua sufficienza è risicata, perché il Faraone appare decisamente sottotono rispetto alle ultime uscite, dimostrandosi, tuttavia, l’uomo offensivo con maggiore corsa e rapidità. È ovvio che non sempre può risolvere da solo tutti i problemi, ma almeno ci prova.

EMANUELSON 5 – Inesistente. Vede pochissimi palloni nel corso dell’intera prima frazione di gioco. Il parente lontanissimo del calciatore che nell’ultimo mese aveva quasi entusiasmato con una grande lucidità di giocate e rapidità di movimenti. In questo pomeriggio di novembre, invece, l’esterno offensivo del Milan è quasi come non giocasse. Inevitabile il suo cambio alla fine del primo tempo.

Dal 45’ st BOJAN 6 – Con lui in campo il Milan appare molto più in palla ad inizio ripresa. Tuttavia, si fa condizionare anche lui da una manovra veramente scarsa e cala lentamente nel corso della ripresa. Merita, comunque, la sufficienza.

PATO 4,5 – È evidente che il gol in Champions è stato semplicemente un caso. Perché ancora il Papero non si è assolutamente svegliato. Praticamente inesistente durante tutto il primo tempo, ha la possibilità di riscattarsi, quando si procura il calcio di rigore e lo calcia. Ma spreca tutto, possibilità di rinascere e rigore. Allegri non può far altro che sostituirlo nell’intervallo.

Dal 45’ st PAZZINI 6,5 – Non fosse altro perché, con il suo ingresso in campo, dà molta più profondità alla squadra, che cerca con più frequenza la verticalizzazione e i palloni a centro area. Il gol, inutile, gli vale mezzo punto in più.

 

ALLEGRI 5 – Stavolta le responsabilità della debacle sono in gran parte sue. Parte con una formazione che desta qualche perplessità, concedendo opportunità a due giocatori non ancora al meglio, come Pato e Boateng, e lasciando in panca Bojan, il più in forma dei suoi. Paga a caro prezzo questi azzardi in una prima frazione di gioco inguardabile. Cerca di metterci una pezza nella ripresa, ma i giocatori da sostituire erano troppi per i soli tre cambi concessi dal regolamento. Lui afferma di rimanere fino al 2014, noi non ci metteremmo la mano sul fuoco!

 

In grassetto il migliore.

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