SM RELIVE – Allegri: “Ad oggi l’obiettivo è il 5° posto. Pato e Boateng vicini al top? Sono ancora all’ingresso per ora…”

A breve, nella sala conferenze di Milanello, Massimiliano Allegri incontrerà i giornalisti alla vigilia della gara interna contro la Fiorentina dell’assente Jovetic.

Prima della conferenza stampa, Allegri ha parlato ai microfoni di Milan Channel. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni: “La squadra sta attraversando un buon periodo, soprattutto di forma fisica. Abbiamo fatto qualche buon risultato, e dobbiamo continuare a pensare ai mesi iniziali in cui abbiamo avuto molta difficoltà. Questo ci permette di mantenerci in tensione, anche perché dobbiamo ancora recuperare molte posizioni in classifica. Indipendentemente da quello che viene scritto, ho un contratto fino al 2014 e un lavoro nuovo che ho iniziato quest’anno e che intendo portare a termine. Per migliorarsi bisogna mettersi in discussione tutti i giorni e quest’anno rimanere al Milan significava proprio questo. Ero consapevole delle difficoltà che avremmo trovato, ma è un percorso di crescita per tutti, anche per me. Boateng sta molto meglio, Robinho è un giocatore di grande classe, nonostante sia ancora indietro con la preparazione. Nocerino a Palermo ha fatto una buona partita quando era al centro, con Montolivo accanto. Constant è un giocatore con grandi qualità fisiche, e la posizione da terzino è per lui la più congeniale. La Fiorentina sta facendo discretamente bene, è una squadra ben costruita, ha buoni giocatori, Jovetic che è straordinario, gioca un buon calcio e per noi sarà una partita difficile, come tutte le altre. Ma il Milan è in crescita, abbiamo tutte le carte in regola per fare una grande partita”.

LE DICHIARAZIONI  DI ALLEGRI IN PILLOLE 

Arriva prima ai massimi livelli Pato o Boateng? “Sono due giocatori estremamente diversi, ma per arrivare al top hanno tutti e due le stesse possibilità, dipende molto da loro.  Sono ancora all’ingresso per ora…”.

Ancora su Montolivo: “E’ cresciuto molto, anche sul piano della personalità, dopo tutta la diffidenza che c’era nei suoi confronti. Quando i singoli giocano bene è più facile che tutta la squadra lo faccia”.

Sul gioco del Milan: “Sta facendo buone partite, stiamo crescendo, migliorando, ma tutto è legato al risultato. Sono questi ultimi che fanno cambiare le opinioni di tutti, magari anche la mia”.

Sugli obiettivi del Milan: “Bisogna parlare poco in questo momento, pensare a lavorare e fare dei risultati. Non abbiamo risolto i nostri problemi, dobbiamo migliorare e porci obiettivi un pò più piccoli. Bisogna puntare in questo momento al 5-6 posto, poi se le cose cambieranno in meglio, cambieremo anche obiettivi”.

Su Pato e la sua prestazione contro il Malaga: “Il fatto che abbia fatto gol dopo una prestazione non eccellente, sia comunque una testimonianza della sua crescita fisica e tecnica. Più gioca più trova fiducia in se stesso, mettendo da parte le sue remore di ragazzo di soli 23 anni”.

Un parallelo tra Fiorentina e Milan: “Quando la Fiorentina è partita per il ritiro aveva questa stessa rosa. Noi quando abbiamo iniziato il ritiro, invece, avevamo un altro tipo di squadra, e abbiamo dovuto iniziare la ricerca di giocatori che potessero rimpiazzare quelli appena partiti, da Thiago Silva a Cassano. Sono arrivati due giocatori con caratteristiche molto diverse, e a questi ragazzi faccio davvero i complimenti, perché in un momento molto complicato, giocando ogni tre giorni, le difficoltà sono state maggiori e loro si sono messi a disposizione. Ci sono stati errori, anche da parte mia, ma la squadra è in crescita”. 

Su Montolivo: “Sono contento perché sta crescendo, è stato un calciatore molto criticato all’inizio, nonostante facesse buone partite. Lui è uno di quelli che sa giocare a calcio, e che prima o poi ritornano ai loro standard”.

Sul modulo: “Con l’arrivo dei nuovi giocatori questa estate, in particolare Pazzini, ho dovuto cambiare sistema di gioco, e quando cambi davanti devi cambiare anche il resto, essendo tutto collegato. A Malaga abbiamo fatto una buona partita col 3-4-3, se avessimo vinto l’opinione sarebbe stata diversa. Quindi, più del modulo credo contino i risultati. Ma ora la squadra sta acquistando equilibrio, sta subendo di meno. Io, da allenatore, devo essere bravo a capire quando giocare in un modo e quando in un altro. Ai ragazzi dico sempre che quello che abbiamo passato in questi mesi ci serve da lezione per affrontare tutte le partite con più tensione”. 

Su Nocerino e Robinho: “Nocerino sta attraversando un periodo di transizione, dopo un’annata in cui ha fatto molti gol e occupato un’altra posizione. Ora sta tornando alla sua posizione di origine e sono molto contento di lui. Robinho gioca dietro le punte e solitamente cerca spazi nella zona sinistra del campo, com’è nelle sue caratteristiche”.

Sulla formazione: “De Sciglio, Constant e Bonera giocheranno. Ho un dubbio sull’altro centrale ma credo giocherà Mexes accanto a Bonera, Montolivo giocherà, ho un dubbio Ambro-De Jong, anche se Nocerino ha fatto molto bene contro il Palermo, e presto tornerà utile come è sempre stato. Davanti dubbio Pato-Pazzini con preferenza per Pato. Emanuelson-El Shaarawy devo vedere, El Shaarawy ha un problemino al tendine del ginocchio e va valutato. Boateng sta bene e credo parta dal primo minuto”.

Sulle questioni riguardanti il suo rapporto con la società, e la sua permanenza al Milan, Allegri risponde così: “Credo a certe frasi, a certe parole che vengono scritte, io non rispondo più. Non è un problema mio, ma della società. Sono arrivato al Milan due anni fa, più che arrivare una volta primo e una secondo non potevo fare. Ho vinto anche una Supercoppa, avendo una grande squadra a disposizione. Quest’anno, con tutti i cambiamenti fatti, era impensabile essere in testa al campionato. Praticamente ho iniziato un lavoro con grande entusiasmo, lo porterò a termine fino al 2014, vedendo questa squadra crescere e migliorare già dal prossimo anno. Per ora abbiamo tutti gli obiettivi ancora aperti, sono concentrato solo su questo. Credo che questa squadra abbia qualità, che i  più giovani debbano crescere e che i nuovi arrivati debbano abituarsi. Ci vuole un pò di tempo per tornare a combattere per i primi posti, ma la nostra ambizione è quella di riagganciarci alle altre, perché sono quelli i posti che spettano al Milan. Puntiamo a quello”.

Sulla Fiorentina: “Ho molto rispetto di loro, mi piace molto Pizarro che detta bene i ritmi di gioco, ha difensori aggressivi ed esterni veloci e con un buon piede. Bisogna fare una partita di grande tensione, non lasciarsi prendere dalla frenesia, giocando da squadra che sa quello che vuole”.

Sulla partita di domani: “Abbiamo giocatori che stanno recuperando, Ambro ha riposato, Boateng sta molto meglio. In generale finiamo le partite in crescendo, quindi dobbiamo esser pronti domani a fare una gara di grande intensità”.

Dal Malaga alla Fiorentina, quanto può essere stata utile la gara con gli spagnoli in vista della sfida contro la Fiorentina? “Quella di domani sarà una partita difficile, come saranno le prossime. Col Malaga è stato importante allenarci anche sul possesso palla, ma domani è una partita diversa. Dobbiamo far bene per risalire la classifica”. 

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