Ambro, triste simbolo di un Milan svogliato

Ieri da Ambrosini era attesa una prestazione da veterano, capace di guidare la squadra alla vittoria anche senza grosse motivazioni. Il capitano non è stato all’altezza della partita, troppo lento per giocare in Champions, anche contro una squadra in chiara difficoltà come lo Zenit.

Nel centrocampo che ha guidato per molti anni ieri sera sembrava perso, nell’azione del gol di Danny era palesemente in ritardo di copertura e in attacco non si è proposto come i tempi migliori. Le 35 primavere si sentono sul suo corpo che durante tutta la carriera ha subito grandi infortuni e non può più disputare una partita ogni 3 giorni ma nello spogliatoio è ancora una presenza fondamentale.

Il numero 23 ha espresso a pieno le scarse motivazioni di una squadra senza energia, senza orgoglio. La prestazione complessiva della squadra è stata buona ma è mancato il mordente e la cattiveria giusta. Una vittoria in Champions avrebbe portato nelle casse rossonere 1 milione di euro. Ambrosini non è stato in grado di dare la scossa alla squadra e questa è stata la sua più grande colpa rispetto alla prestazione di ieri sera.

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