Dopo Torino, quale futuro? Le chiavi per il prossimo Milan

L. Ferrato – BBC Sport

Le tanto ricercate e sperate tre vittorie consecutive (Juventus, Catania e Torino) sono arrivate e ora? Quali i possibili obiettivi del Milan in campionato? Chiaro che, se la squadra non era da retrocessione prima, non è certo da scudetto ora, anche perché, al di la di proclami che lasciano il tempo che trovano, 14 punti dalla prima, dieci dalla seconda e nove dalla terza, sono decisamente troppi, anche se non siamo nemmeno a metà della stagione.

L’obiettivo più credibile per ora, è puntare quel sesto posto che per adesso si stanno rimbalzando Lazio, Fiorentina e Roma con alterne fortune e. per come erano partiti gli Allegri boys o anche solo per come si ritrovavano dopo la sconfitta catartica a San Siro contro la Fiorentina, è già molto.

A Torino abbiamo visto il solito Milan dell’ultimo periodo, capace di tutto e del contrario di tutto. Capace di fare quattro gol e prendere due pali, ma anche di regalare il vantaggio ai granata, rischiando poi di rimettere in corsa il Toro dopo essersi seduti al quarto gol di El Shaarawy.

La squadra sembra decisamente più equilibrata, la difesa è ancora da registrare, ma il centrocampo sembra aver trovato un suo assetto (peccato davvero per l’infortunio di De Jong, proprio ora che il nazionale olandese cominciava ad ingranare) e l’attacco segna, e non soltanto con il Faraone. All’Olimpico di Torino è tornato al gol Pazzini, autore anche di una bella prestazione, a Catania invece aveva deciso Boateng, autore di un gol strepitoso da fuori area.

In sede di mercato quindi, sembra chiaro che il problema non è l’attacco. El Shaarawy su tutti, ma anche Pazzini, Bojan, Boateng, Robinho, ognuno sembra dare il suo apporto, certo magari non in maniera continuativa ma il reparto d’attacco ci sembra quello messo meglio al momento.

Il centrocampo è nettamente migliorato rispetto a inizio stagione ma, appena Montolivo sta fuori, si soffre in qualità e ora il reparto dovrà fare a meno di De Jong per tutta la stagione. A gennaio tornerà Sulley Muntari, Galliani ha promesso che tratterrà il giovane Strasser, ma questo probabilmente non basterà. Potrebbe servire un centrocampista come il cagliaritano Nainngolan, che può assicurare quantità e anche una certa qualità e soprattutto è accessibile a costi affrontabili dall’attuale Milan.

Twitter: @lucaferrato

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