Inzaghi: “Allenare ti cambia la vita, è bellissimo e ho un staff eccezionale. Mastour? Ha talento da vendere”

Forza MilanHa firmato il contratto il 24 luglio 2012 come allenatore degli Allievi Nazionali del Milan fino al 2014 e in pochi mesi ha condotto i suoi ragazzi ai vertici della classifica (secondi con 33 punti dopo 14 giornate), Filippo Inzaghi a Forza Milan è felice della sua nuova carriera, sempre rossonera: “Ero curioso di vedermi in questa nuova veste, devo dire che dopo qualche mese sono proprio contento della scelta che ho fatto. Sinceramente non pensavo fosse così bello: i ragazzi seguono le mie indicazioni, hanno voglia di apprendere e vedo tanto entusiasmo intorno alla squadra, sia in casa che in trasferta. Giocare a calcio è la cosa più bella del mondo, però adesso mi pesa meno il fatto di aver smesso. Restare al Milan con altre vesti mi incuriosiva, ma non pensavo si creasse tutto questo feeling, questa passione. Fare l’allenatore è una cosa bella, mi piace l’idea di poter insegnare a questi ragazzi tutto quello che hanno insegnato a me”.

Un inizio che meritava di essere vissuto, senza mai dimenticare che di fronte ci sono ragazzi classe 1996: A 16 anni devi curare tutto, perché è un’età in cui i ragazzi hanno ancora ampi margini di miglioramento – ricorda Inzaghi –. Io cerco di privilegiare l’aspetto tecnico, facendoli allenare molto col pallone. A questa età devono lavorare, ma soprattutto divertirsi. Per il resto, tengo alto il ritmo in allenamento, curo molto l’aspetto alimentare e organizzo un mini-ritiro la mattina della partita: stare insieme è importante, penso che i ragazzi debbano cominciare a ragionare come quando saranno più grandi. Curare bene il proprio fisico e mangiare correttamente sono fattori che alla fine ti fanno rendere di più. Vedo nei loro occhi la voglia di imparare da me e dai miei collaboratori, questa è la cosa per cui andiamo fieri. Oltre ad essere allenatore devi essere anche un educatore, questo mi responsabilizza molto e devo dire che i ragazzi stanno crescendo”.

Ma com’è la settimana tipo del Mister? Pippo risponde: “I pomeriggi alleno sempre, tranne il lunedì e il sabato. La domenica giochiamo la partita e dopo, insieme al mio staff, cerchiamo di far rivedere i ragazzi le azioni della partita: gli errori commessi ma anche i gol e le belle giocate. Uso molto i video, attraverso un’analisi dettagliata si possono migliorare tante cose e lo dico per esperienza. Ho la fortuna di avere uno staff di persone molto ferrate, insieme prepariamo l’allenamento e cerchiamo di capire dove insistere per progredire. Io e il mio staff lavoriamo in perfetta sintonia: al mio fianco ci sono Fulvio Fiorin, Stefano Nava e Villiam Vecchi, una fortuna per me soprattutto per i ragazzi che alleniamo. Obiettivi? Galliani e Galli hanno chiesto di fare crescere queste giovani in ottica promozione in Primavera, la vittoria non è la cosa principale. Chiaro, quando sei in campo te la giochi: la finale scudetto è alla nostra portata.

Un discorso a parte, preciso, affettuoso e chiaro lo merita Hachim Mastour: “Partiamo dal presupposto che è un ragazzo intelligente -precisa l’allenatore degli Allievi Nazionali –, è giovane ma sa il fatto suo. E’ stato inserito gradualmente: all’inizio giocava meno, poi di più. Va lasciato crescere, ma ha un grande talento. Ma è tutto il gruppo ad essere fantastico, a cominciare dal’eccezionale capitano Mastalli. Le poche sconfitte che sono arrivate fin qui sono state tutte immeritate, la squadra è ambiziosa e sta costruendo la mentalità vincente. Allenare ti cambia la vita: prima dipendevo soprattutto da me stesso, ora ho 37 giocatori da gestire e non è facile lasciare a casa più di dieci giocatori a partita”.

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