Sorteggio Champions, quanti pericoli per i rossoneri: il punto

FBL-EUR-C1-LIVERPOOL-ACMILANE’ tutto pronto. Domani, andrà in scena il sorteggio a Nyon dove si conosceranno le avversarie di Milan e Juventus, le due italiane qualificatesi rispettivamente come seconda e prima nei gironi, agli ottavi di Champions League. Il sorteggio vedrà le vincitrici dei gruppi della prima fase sfidare le seconde classificate, con queste ultime che giocheranno l’andata in casa. In questa fase non possono incrociarsi squadre qualificate dallo stesso girone e club della stessa federazione. I rossoneri, quindi, possono incrociare sei squadre che noi andiamo a conoscere un po’ meglio, in ordine (a nostro avviso) di pericolosità.

Lo spauracchio numero uno sono ancora loro, il Barcellona di Tito Villanova. E proprio l’allenatore è l’unica vera novità di una squadra che sembra ancora superiore a tutte le altre. Nonostante l’addio di Pep Guardiola, Dani Alves e Pique dietro, Xavi in cabina di regia, Iniesta ad imbeccare le punte e Messi a continuare a frantumare record e ad essere di gran lunga il più forte giocatore del pianeta, sono argomenti sufficienti per poter dire che i blaugrana sono la squadra da evitare. In più, un campionato che sembra già vinto (nove punti di vantaggio sulla seconda), può consentire al Barça di pensare soprattutto alla Coppa dalle grandi orecchie.

Da molti è stata giudicata la squadra che ha giocato il miglior calcio nella prima fase a gironi. L’età media bassissima e un gioco fatto di fraseggi e verticalizzazioni con una velocità pazzesca, fanno del Borussia Dortmund una compagine fresca, spumeggiante, spettacolare e pericolosissima. Il girone passato da prima in scioltezza nonostante la presenza di Real Madrid, Manchester City e Ajax, ha dato maggiore consapevolezza agli uomini di Jurgen Kloop. In campionato sono un po’ dietro, dodici punti dal Bayern capolista, ma gli ultimi due li hanno stravinti. Sembrano vulnerabili dietro, anche se la coppia centrale di difesa, Subotic-Hummels è una delle migliori d’Europa, ma davanti fanno paura. I gioiellini Reus e Goetze, che insieme al polacco Jakub Błaszczykowski supportano il fortissimo Levandoski, sono i pericoli numeri uno.

Un’altra tedesca, un’altra formazione giovane, fresca ed agguerrita. Al Bayern Monaco ancora non è scesa giù la sconfitta clamorosa nella finale in casa dell’anno passato contro il Chelsea. Infatti, in questa stagione, la squadra allenata da Jupp Heynckes non sta lasciando neanche le briciole alle avversarie. In campionato viaggia a ritmi da record ed è diventata campione d’inverno già da qualche settimana, in Champions ha vinto agevolmente il proprio girone. Ribery, Lahm, Robben (se sta bene), Muller, Kroos, Neuer, Mario Gomez, Schweinsteiger. A sentire nominare tutti i campioni dei tedeschi vengono i brividi ma in questa stagione la rosa è stata migliorata con gli arrivi di gente come, Javi Martinez, Shaqiri, Mandzukic e Dante. Un’armata incredibile, possibilmente da evitare.

Una consuetudine della Champions League, una di quelle formazioni che arriva quasi sempre in fondo, o ci va vicino. Il Manchester United di Alex Ferguson è una squadra dalla grande tradizione e che spesso ha incrociato il Diavolo quando si è iniziato a fare sul serio. Un mix di entusiasmo e maturità, di esperienza e freschezza. In campionato è primo con sei punti di vantaggio sul City, in Champions il primo posto nel girone (molto agevole a dir la verità) non è mai stato in discussione. L’attacco rappresenta il pericolo numero uno e, quando davanti si hanno due come Rooney e Van Persie il gol può arrivare in ogni momento.

L’ipotesi Paris Saint Germain è la più affascinante, la più romantica, la più intrigante. Ancelotti in panchina, Leonardo come dirigente, Thiago Silva e Ibra in campo. Ma lo immaginate davvero un Milan – Psg a San Siro? Roba da pelle d’oca, roba da lacrime agli occhi. Tecnicamente parlando, i parigini sono una squadra fortissima singolarmente ma con ancora molti problemi di squadra. Dietro sembrano patire le squadre che giocano in velocità e la manovra non è ancora trascendentale. Certo il fattore Zlatan può sempre fare la differenza e, chi può saperlo meglio di noi?

Alzi la mano il primo tifoso rossonero che non sogna che dall’urna esca lo Schalke 04 come avversario dei rossoneri. Paragonare i tedeschi alle altre squadre sopra citate sembra un’offesa ma bisogna fare molta attenzione. Draxler, Pukki e Papadopoulos sono giovani che si stanno imponendo velocemente alla ribalta nazionale ed internazionale e davanti, Huntelaar lo conosciamo benissimo. Sa essere spietato e letale, ma ha bisogno di una squadra che giochi e si sbatta per lui. Nelle ultime sei giornate lo Schalke è in caduta libera e i due punti in sei partite sono costate al tecnico olandese Stevens la panchina.

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