Ombre, magia e follia: un Boateng a tutto tondo

Kevin Prince Boateng è stato uno dei protagonisti della gara del Massimino. Nessuno lo può negare, per lo meno leggendo la gara in chiave ironica. Dopo avere iniziato l’incontro con superficialità, palloni persi, errori nelle ripartenze e negli appoggi insegnano, il ghanese ha estratto il coniglio dal cilindro. Proprio così.

La giocata a effetto, da sempre cercata con ardore, è stata trovata. Una conclusione di destro, conseguenza degli spazi lasciati dalla compagine di Maran dopo l’espulsione di Barrientos, si è infilata nell’angolo basso alla sinistra di Andujar. E ha portato il Milan sul 2-1. Peccato che, proprio nel momento di difendere il risultato, Kevin abbia deciso di rinunciare a ripiegare con costanza e si sia permesso un’ingenuità che avrebbe potuto costare: un intervento da dietro effettuato in prossimità della metà campo, nonostante il Catania non fosse nelle condizioni di ripartire, ne ha causato infatti l’espulsione.

Menomale che tale scelleratezza non ha influito sul punteggio finale. Sta però di fatto che, pur essendo andato in rete, Boateng non ha garantito quella stabilità di cui il Milan necessita. Prima di ergersi a guida del gruppo, deve trovare continuità di rendimento. Il lampo di genio non basta, occorre costanza. Riuscirà mai, entro tempi brevi, a ravvedersi?

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