Balotelli cambia volto al Milan: Boa sorride, Pazzini un po’ meno…

el_shaarawy_balotelli_ansaPorta entusiasmo ma non solo, perché potrebbe essere una vera e propria “benedizione” anche per chi senza Ibra ha perso la strada maestra. Si possono dire tante cose di Mario Balotelli (mela marcia sì, mela marcia no?) quello però di cui si può essere certi è che il ragazzotto di Brescia rimane uno di quei giocatori in grado di cambiare il volto ad una squadra. Strapotere fisico, genio e sregolatezza. Lui resta perno fisso davanti con El Shaarawy alla sua sinistra, gli altri cambieranno.

Difficilmente Allegri opterà nuovamente per il 4-3-3 sbilanciando, in alcune partite eccessivamente, la sua squadra. Il tecnico toscano, pur restio all’idea, aveva varato il modulo con i 3 attaccanti per dare maggior peso offensivo ad una squadra che (Faraone escluso) faticava ad andare in gol. Buono per Pazzini, favorevole all’ingresso negli 11 titolari per Niang, probabilmente non necessario con Balotelli in campo. Il trio sarà una coppia, rigorosamente Under 23, rigorosamente made in Italy.

Ecco che la scelta più logica allora diventa il 4-3-1-2 con una porta che si apre per un numero 10 (e se fosse Kakà?). Ad oggi l’indiziato numero 1 per ricoprire quel ruolo resta Kevin Prince Boateng che con SuperMario nei dintorni potrebbe trovare gli spazi e i gol dei vecchi tempi. L’alternativa, suggerita da Prandelli in azzurro, è Riccardo Montolivo che con i due baby ha già fatto le prove di Milan. Altri due che amano partire tra linee e che probabilmente relegati sull’esterno facevano un po’ fatica sono Robinho e Bojan, anche per loro il ruolo da cosidetta mezzapunta potrebbe essere congeniale per caratteristiche tecniche. C’è poi anche Nocerino che può tornare a vedere più campo magari sul lato destro del reparto.

Tutti felici e contenti? Niang (vice El Shaarawy) e Pazzini (vice Balotelli) forse un po’ meno. L’arrivo di Mario penalizza anche e soprattutto loro, meno adattabili rispetto a Robinho e Bojan rischiano di essere chiamati in causa solo in caso di emergenza e in Champions dove l’ex City, fino al prossimo anno, non potrà giocare. Vero perà che l‘attacco tutto cresta e gioventù (Niang-Balotelli-El Shaarawy) stuzzica la fantasia di molti. Se Allegri sia compreso o no in questa cerchia lo scopriremo presto.

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