Primavera, tutti i perché di un affondo “alla Bolognese”

DolcettiLe partite che nascono male, o si riprendono strada facendo, oppure finiscono ancora peggio. Per il Milan Primavera, impegnato ieri contro il Bologna nella 16esima gara di campionato, l’epilogo è stato amaro, simile al secondo tipo descritto piuttosto che al primo. Quando al 15′, Pescatore ha aperto le marcature, e la partita era ancora in fase evolutiva, tutt’altro che compromessa. Infatti il pareggio è arrivato pochi minuti dopo.

Ma, nella ripresa, dopo che i rossoneri sono rimasti in 9 per l’ espulsione di Bortoli prima e di Petagna poi, la montagna da scalare è diventata troppo ripida e ad ogni minuto trascorso, progressivamente più lontana. E, infatti, al 95′, il tabellone segnava il risultato di 2-5, in favore del Bologna, ovviamente. Del Milan ingordo visto contro il Verona neppure l’ombra. I ragazzi di Dolcetti sono apparsi spenti, stanchi e molto nervosi, incapaci di gestire lo svantaggio nelle varie fasi della gara.

Quei pochi sprazzi di luce, però, sono serviti a ricordare che la rosa è piena di giovani talenti, e che una battuta d’arresto è sempre da mettere in conto. Una nota positiva va fatta per De Feo, entrato ad inizio ripresa, e risultato uno dei più propositivi di tutto il secondo tempo.

Il Milan resta a 28 punti ma ha una partita in meno da recuperare contro il Cesena. In virtù dei due cartellini rossi ricevuti nella gara di ieri, Dolcetti dovrà fare a meno di due elementi chiave della sua squadra, motivo in più, questo, per cercare di riordinare le idee in settimana e arrivare carichi e preparati al match contro il Varese.

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