Flamini-stop nel momento chiave, è rimasto Sulley per limitare Messi

top-11 messiOrmai non ci sono davvero più dubbi: il Diavolo e gli infortuni hanno una relazione complicata. Ogni volta contrattempi, colpi di scena, rimpianti e recriminazioni di troppo. Purtroppo ci è abituato Massimiliano Allegri, allenatore dalle tante vite abituato a convivere con situazioni precarie, e purtroppo ci sono abituati anche i tifosi, che mai si sono tolti lo sfizio di poter vedere l’undici ideale nelle occasioni più importanti.

Ne sanno qualcosa, questa volta, Mathieu Flamini e Antonio Nocerino, ultime vittime di questa sciagurata catena di infortuni. Entrambi centrocampisti di contenimento, entrambi utilissimi alla causa in questa che si presenta come la partita Impossibile con la “I” maiuscola. Per il francese oltre il danno, la beffa: il presidente Berlusconi, infatti, aveva proprio nelle scorse ore espresso parole d’elogio nei suoi confronti e lo aveva indicato come l’uomo più adatto a marcare Messi a uomo per tutta la partita.

Il gravoso compito, quindi, passerà nelle mani di un valoroso combattente: Sulley Muntari. Ancora alla ricerca della migliore condizione e troppo spesso in ritardo sui portatori di palla nell’ultima sfida casalinga contro il Parma, il centrocampista ghanese è chiamato alla partita della vita contro un avversario che quasi non può esser descritto senza cadere in soggezione.

Eppure lui dovrà proprio evitare prima di tutto questo: qualsiasi timore reverenziale.  Cercare la palla più del fallo del sistematico (nessun arbitro lo perdonerebbe in caso di interventi reiterati sulla Pulce, si sa), vivere la sfida con un briciolo di incoscienza e senza pensare in continuazione alla miriade di premi vinti dal suo fantastico avversario. E, perchè no, affidarsi un po’ anche al caso e alla fortuna. Quella fortuna che spesso e volentieri ci è venuta a mancare nelle ultime sfide che contano.

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