Fair play finanziario, ammoniti City e PSG

sceicco malagaDoppio cartellino giallo da parte della UEFA che ha richiamato due big del calcio europeo per quanto concerne i conti economici. Secondo l’organizzazione del pallone, presieduta da Michel Platini, Manchester City e PSG non sono conformi ai parametri del cosiddetto “fair play finanziario”.

La UEFA, secondo quanto riferito dal The Guardian, ha intimato i due club di mettere a posto i conti al fine di avere il via libera per la partecipazione alle competizioni europee. Ma facciamo un primo bilancio. I dati parziali attestano che il debito calcistico si aggira su 1,6 miliardi di euro. Alcune società si sono ritrovate con debiti scaduti, come il Besiktas che è stato escluso per due stagioni dalle coppe europee.

Per il 2013, a causa dei pagamenti di stipendi arretrati, sono state escluse della competizioni UEFA Malaga, Hajduk Spalato, Osijek, Rapid Bucarest, Dinamo Bucarest e Partizan Belgrado.

La maggior parte delle società, pur non avendo debiti scaduti, non riesce a far quadrare il proprio bilancio annuale. Il Manchester City, ad esempio, aveva concluso il 2011 con una perdita di 225 milioni di euro, ma nonostante tutto i suoi dirigenti continuano ad investire molto sul mercato. Oltre a queste altre società pesantemente indebitate sono quelle spagnole del Barcellona, con un debito di 98 milioni di euro, e del Real Madrid, indebitato con la banca Caja Madrid per 660 milioni e con un passivo di 181 milioni di euro. Il Valencia si trova invece in passivo di 260 milioni di euro mentre il calcio spagnolo avrebbe un debito complessivo di circa 5 miliardi di euro. Anche Chelsea e Manchester United si trovano in passivo di diversi milioni di euro, e con loro il Liverpool e il Paris Saint-Germain, che negli ultimi anni ha condotto delle operazioni di mercato costose. I casi in regola sono pochi; tra questi, Bayern Monaco Arsenal.

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