Muntari: “Andremo al Camp Nou senza paura. Nel derby siamo favoriti e per lo scudetto…”

Milan - BarcellonaInsieme a Prince Boateng, è stato il grande protagonista della splendida vittoria contro il Barcellona e ora, Sulley Muntari è pronto per un’altra grande battaglia contro la sua ex squadra, l’Inter. Nell’intervista concessa a La Stampa, il centrocampista rossonero, prima di concentrarsi sul derby, è tornato a parlare della supersfida di San Siro: “Nei giorni che precedono una partita così devi sentire qualcosa nella pancia. È la giusta tensione. In campo abbiamo seguito alla perfezione le indicazioni dell’allenatore“. 

“All’inizio loro ti stordiscono con quei passaggi velocissimi, ma con il passare dei minuti abbiamo capito che potevamo vincere. Ci temono ora? Paura no, ma al ritorno saranno più attenti. Comunque non ci spaventano: tranne due o tre, i giocatori del Milan sono già stati tutti al Camp Nou“.

Ed ora, testa al campionato: domani sera a San Siro si giocherà Inter-Milan, con Muntari tra i grandi ex dell’incontro: “Possibili contestazioni? Se uno mi viene davanti e mi insulta lo meno, ma se è in tribuna a cento metri di distanza non sento niente. Razzismo? L’Italia è un Paese tollerante, c’è una cultura del rispetto. L’episodio di Busto Arsizio è un fatto isolato: una minoranza di persone con un cervello piccolo”. Il Presidente dell’Inter, Massimo Moratti, vede il Milan favorito per il derby: È una persona di esperienza, se lo dice sarà così. L’importante è sentire qualcosa nella pancia, essere tesi e concentrati, altrimenti l’Inter ti fa male, perché è una delle migliori squadre del mondo”. E riguardo alle dichiarazioni del Presidente del Milan Silvio Berlusconi, che vorrebbe il Milan finalista di Champions e vincitore della scudetto, Muntari si trova d’accordo col numero 1 rossonero: “Sono d’accordo. Tutto è possibile se giochiamo con questa umiltà e concentrazione“.

Domani sera, i riflettori saranno puntati sulla sfida tra Balotelli e Cassano, gli altri due grandi ex del derby, di quello che potrebbe essere l’ultimo derby dei Capitani Ambrosini e Zanetti: “Io sto con Mario, perché è nel Milan, ma anche Cassano mi è molto simpatico. Ultima sfida per Zanetti ed Ambrosini? Non scherziamo. Conosco Javier e so che cura ha del proprio corpo: ha 39 anni, ma andrà avanti per altri quattro o cinque. Ambro uguale, è un simbolo, una grande persona. Quando le cose vanno male, basta  guardarlo per ritrovare la forza. Come ha reagito la società all’infortunio nella partitella con gli amici? Mi hanno dato il tempo per tornare. Avevo fatto una cavolata, eppure sono stati comprensivi. Galliani e Braida sono due grandi persone. Dopo aver incontrato Marino all’Udinese, temevo che non avrei mai più trovato dei dirigenti così. Mi sbagliavo. Sono stato fortunato”.

Infine, una battuta sul calcio africano: “Il calcio africano cresce. Se non già nel 2014, presto riuscirà a vincere la Coppa del Mondo. Perché io e Boateng abbiamo saltato la Coppa d’Africa? Io mi ero appena ripreso dall’infortunio, non mi sarebbe sembrato serio nei confronti del Milan. Kevin ha rinunciato alla nazionale. Cercherò di convincerlo a tornare“.

 

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