Poca fame di confermare la supremazia: stanchezza ed imprecisione spengono la luce nel derby senza padroni

balotelli cassano (spazioMilan)Mini fuga mancata, il Milan impatta in casa dell’Inter (non succedeva dal 2004) e rallenta la sua corsa verso l’Europa che conta: il derby per la Champions non ha padroni. 1 a 1 e poco spettacolo, che ha fatto spazio ad intensità e fisicità. Rossoneri che dominano il primo tempo, i nerazzurri invece escono alla distanza rimanendo dietro di un punto alla squadra di Allegri a scontri diretti conclusi.

Nei primi 45 minuti il Milan controlla ritmo e sviluppo della partita con relativa facilità, difendendo con ordine ed attaccando con pericolosità. Al 21′ arriva il meritato vantaggio di El Shaarawy che poi si spegnerà piano piano, formidabile ad insaccare il pallone in porta con un pregevole esterno sull’assist smarcante di Boateng. Dopo il vantaggio il Diavolo cresce ancora e va ad un passo verso il raddoppio in due occasioni, sempre con Balotelli: nella prima è fenomenale Handanovic a respingere con una mano il colpo di testa da due passi, nella seconda la colpa è solo del numero 45 rossonero, emozionato e completamente in ombra, che impatta male la sfera sul cross perfetto di De Sciglio, consegnandola al numero 1 nerazzurro.

Nella ripresa regna l’equilibrio, diminusice l’offensiva rossonera, che diventa più prevedibile e meno pungente, come risposta la squadra di Stramaccioni crea di più e ci vuole un super Abbiati a salvare i suoi con un miracolo sul destro di Guarin sottomisura. Stanchezza e imprecisione, del centrocampo soprattutto, vengano pagati a caro prezzo dal Milan che al 71′ viene raggiunto dal colpo di testa di Schelotto, appena entrato, libero in area per centrare l’angolino basso. Dopo il pari cambia il copione del match, si spengono Montolivo, Boateng ed El Shaarawy e i neo-entrati Niang e Bojan non riescono a pungere, l’Inter ne ha di più ma senza mai grosse occasioni.

Per il Milan c’è il rammarico di non averla chiusa nel primo tempo, rischiando paradossalmente di accarezzare la vittoria dopo l’inaspettato pareggio. L’Inter invece può recriminare per aver regalato ai cugini quasi un’ora di derby, diventando aggressiva troppo tardi. Un punto che serve a poco per entrambi, il distacco in classifica non cambia.

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