A Verona con una speranza: la “prima” di Salamon a gara in corso

salamon (spaziomilan)Crescono l’attesa e la curiosità di vedere all’opera Bartosz Salamon. Il giovane difensore polacco ancora non ha avuto modo di disputare nemmeno uno spezzone di partita in maglia rossonera, complice anche l’infortunio che l’ha tenuto relegato ai box per tutto il primo mese a Milanello. Adesso, però, il ragazzo sta benone: lo dimostrano sia l’esordio con la Nazionale maggiore del 26 marzo (davvero niente male, se pensiamo che ha soltanto ventun anni), sia le parole piene entusiasmo e voglia di mettersi in gioco rilasciate nei giorni scorsi.

Reinventato difensore da Calori ai tempi di Brescia, Salamon è ora un centrale a tutti gli effetti. Di se stesso dice di dover migliorare un po’ dal punto di vista della rapidità. Il suo modello? Nessun dubbio: Alessandro Nesta. Il suo ingaggio, avvenuto in extremis nel corso del mercato di gennaio, aveva entusiasmato il tifo rossonero. Ora, però, questa contentezza ha lasciato spazio ad una serie di domande: perchè il ragazzo non viene preso in considerazione nonostante sia pronto? Sarà davvero il caso di tenerlo ancora in quarantena nonostante i risaputi e mai davvero risolti problemi in difesa?

Massimiliano Allegri è uno che con i giovani all’inizio ci va con i piedi di piombo, ormai è risaputo. Inizialmente ha centellinato le apparizioni di El Shaarawy prima e Niang poi: prima vuole studiarli, vuole capirli e, soprattutto, non vuole caricarli di troppe pressioni. In questo caso, però, non c’è un’intera stagione a disposizione per poter fare questo tipo di percorso: il tempo stringe, la curiosità sale, il ragazzo scalpita. Perchè non provarlo, anche solo per una manciata di minuti?

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