C’è ancora tempo per celebrare gli addii, ma Max torna sotto esame

Allegri e BerlusconiPossono bastare quattro gol, subiti in casa di una delle squadre più forti della storia del calcio, a rimettere in discussione un allenatore? A quanto pare è una consuetudine, peraltro molto italiano, che non tarda a ripresentarsi. Soprattutto nel caso di Massimiliano Allegri.

Secondo quanto riferito dalla collega Monica Colombo del Corriere della Sera, il tecnico del Milan è tornato in bilico. Non a rischio esonero, intendiamoci. Ma il suo rinnovo di contratto, che sembrava ormai ad un passo, potrebbe saltare. Il terzo posto conquistato dopo un avvio di stagione travagliatissimo e le prospettive di poter fare ancora meglio nelle ultime dieci partite di Serie A non sarebbero sufficienti per garantire all’allenatore livornese la permanenza a Milanello.

Ancora una volta ci sarebbe di mezzo Silvio Berlusconi che non ha mai celato le sue riserve per Allegri, ma che di fronte ad un passaggio ai quarti di Champions a scapito dei blaugrana non si sarebbe più tirato indietro di fronte alle insistenze di Adriano Galliani, vero sponsor del tecnico rossonero. Si parlava di un prolungamento di due anni dell’accordo in scadenza a giugno 2014. E sarebbe stato un premio alla tenacia e alla capacità di Allegri di aver plasmato in poco tempo un gruppo nuovo, orfano di punti di riferimento e molto acerbo sul piano agonistico.

Le nuove nubi non contribuiranno certo a rinsaldare il rapporto tra Allegri e la proprietà. Proprio l’ex tecnico del Cagliari potrebbe decidere di cedere alle lusinghe di altre squadre (vedi la Roma e il Napoli), stanco di continue punzecchiature. Per non parlare delle uscite del Cavaliere in campagna elettorale, quando parlando della sfida contro il Barcellona affermò in dialetto veneto che la sua guida tecnica non capiva di calcio.

C’è ancora tempo. Per celebrare addii. Per rinnovare matrimoni. Per ribaltoni in salsa “presidenziale”.

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