Il romanticismo di uno “zoppo” sempre più decisivo!

el shaarawy morettiIn attesa della stellare e sentitissima sfida di Barcellona, il Diavolo si regala un altro importantissimo momento di gloria in campionato superando il Genoa a “Marassi”. Lo 0-2, maturato nel corso di novanta minuti ricchi di nervosismo e tensione, premia dunque i nostri rossoneri, sempre più terza forza del campionato italiano e sempre in costante miglioramento.

Siamo sinceri: ad inizio campionato non saremmo mai riusciti a gestire e a portare a casa una partita del genere. Ora, invece, appare quasi scontato e riusciamo a farlo con la calma e la consapevolezza di chi ha immense potenzialità e, finalmente, sta iniziando a comprenderlo davvero fino in fondo.

Attacco come sempre in grande spolvero, con un Pazzo sempre più meravigliosamente protagonista: apre le marcature al minuto ventidue, già zoppo dopo la deprecabile entrata di Portanova, si regala una rete di pura rabbia e bravura, due minuti dopo è costretto a lasciare il campo a Balotelli per infortunio. Davvero encomiabile. Sarà proprio Mario, ancora piuttosto fuori condizione e troppo spento per poter supportare il pressing rossonero come Allegri vorrebbe, a siglare il raddoppio nella seconda frazione, al minuto sessanta. L’assist dello 0-2 arriva grazie all’intuizione di un sorprendente Zapata, in crescita costante e mai intimidito dalle sportellate e dal gioco pesante di Borriello. Miglio

 A proposito di nervosismo e colpi proibiti: nonostante il massiccio utilizzo di cartellini gialli non sempre l’arbitro ha dato la sensazione di aver del tutto in mano la partita. L’espulsione di Constant al ventesimo della ripresa è stata infatti la classica goccia di un vaso che ormai ampiamente colmo da diversi minuti: dispiace parlare in tono polemico degli avversari, ma certe entrate e un certo modo di giocare così pesante e quasi intimidatorio non fa bene nè alla loro immagine, nè al calcio. Sbagliatissima la reazione di Constant su Bovo, dunque, ma altrettanto sbagliatissimo dover rinunciare al nostro attaccante più in forma per un’entrata che giustificazione non ha o giocare con la paura che possa risuccedere da un momento all’altro. Con Barcellona alle porte.  Tornando al discorso più tecnico, il forcing rossoblu finale, guidato da un Jorquera fortunatamente buttato nella mischia troppo tardi, non ha dunque prodotto risultati grazie ad un Abbiati davvero vigile e ad una straordinaria prova corale. Questo Diavolo, dunque, ora sa davvero il fatto suo ed è riuscito a venirne fuori, da grande vincitore: con meno affanni di quanto forse si potesse pensare), con la voglia di non fermarsi più.

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