Mai vice fu così importante. E intanto un suo possibile erede si “allena” a Coverciano: ecco chi è

F. Villa - Collaboratore SpazioMilan.it
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Dialma Tassotti è entrato nella famiglia rossonera nel 1980. Cresciuto nelle giovanili della Lazio, squadra con la quale ha esordito in seria A, è approdato prestissimo al Milan, divenendone subito titolare. Ha conquistato con la nostra maglia, 5 scudetti, 4 Supercoppe Italiane, 3 Coppe dei Campioni, 3 Supercoppe europee e 2 Coppe Intercontinentali. E’ stato capace di condurre alla vittoria da allenatore, la nostra Primavera al Torneo di Viareggio nel 1999 e nel 2001. Il suo pur invidiabilissimo palmares non riesce tuttavia da solo a raccontare quanto Tasso sia stato e sia tuttora fondamentale nell’ambiente Milan. E’ stato assoluto protagonista di una delle migliori difese ogni epoca ed è stato capace in questi anni di plasmare ottimi terzini. Abate e De Sciglio sono attualmente titolari in prima squadra, ma la ‘scuola Tassotti’ ha regalato al calcio professionistico diversi ragazzi.

A partire dal 2001 ha affiancato tutti gli allenatori del Diavolo. Per quanto ai media non sempre appaia evidente, l’apporto di Mauro Tassotti nel suo ruolo acquista importanza di anno in anno. C’è chi si stupisce del fatto che abbia più volte rifiutato panchine di club di seria A, ma mai come in questa stagione si è compreso quanto sia necessaria la sua presenza nello staff tecnico rossonero. In ogni momento delicato dell’annata si è esposto personalmente con televisioni e giornali al fine di ridare serenità alla squadra, con parole semplici e mai banali. La sua chirurgica capacità comunicativa ha in molte occasioni aiutato il gruppo a trovare il giusto approccio alle partite e tutto ciò grazie alla sua esperienza, la sua intelligenza e il suo carisma. E’ stimatissimo dalla società, dal tecnico, dai giocatori e non ultimo, da ogni tifoso milanista. Non a caso la Sud si entusiasma ancora oggi al coro “Tasso ha tutto un altro passo…”.

Quando l’amministratore delegato Adriano Galliani mesi fa aveva indicato De Sciglio come ‘nuovo Tassotti‘, si è sbilanciato perchè ha intravisto in Mattia, un giovane umile ma di grande personalità. La fresca convocazione di Prandelli in Nazionale rende il giusto omaggio alla qualità delle sue prestazioni. Anche domenica scorsa contro il Palermo, in un pomeriggio dove i Ragazzi hanno giocato un match scorbutico, uno dei pochi in grado di mantenere concentrazione e tranquillità è stato proprio De Sci. A dispetto dell’età è apparso freddo e lucido, alimentando i rimpianti per non averlo visto all’opera al Camp Nou. Peraltro proprio in quest’ottica, lo stesso Galliani ha pubblicamente espresso il suo parere in merito alla fascia di competenza del numero 2 rossonero, suggerendo proprio la sinistra. Insomma da erede di Dialma a erede di Maldini, un destro naturale prestato alla mancina. Come zona di campo il passo è piuttosto breve, ma le aspettative restano comunque enormi.

Twitter: @fabryvilla84

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