Il guerriero Flamini è tornato titolare. Basterà per la conferma?

Primo piano di Flamini con una vistosa fasciatura alla testa
Primo piano di Flamini con una vistosa fasciatura alla testa

La storia che ha caratterizzato la permanenza di Mathieu Flamini fino a questo momento al Milan è davvero una di quelle che vale la pena raccontare. Una storia fatta di alti e bassi, momenti esaltanti, attimi di panico e periodi infernali. Dopo quattro stagioni in cui si mette in luce alla grande nell’Arsenal di Arsene Wenger, l’arrivo al Diavolo nell’estate del 2008, l’estate di Ronaldinho, Shevchenko e Zambrotta. Ora, il centrocampista francese sta disputando la sua quinta stagione in rossonero e ormai si può considerare fra i veterani di questa squadra.

Un’esperienza che quest’estate, però, sembrava essere giunta al capolinea. Il contratto era scaduto a giugno del 2012. Un contratto oneroso, circa 4 milioni di euro a stagione, che nessuno aveva intenzione di rinnovargli. Ma la sua voglia di Milan ha avuto la meglio ed allora Mathieu si è “accontentato” di un milione e mezzo ed è rimasto a Milanello. Voleva rimettersi in gioco, dopo un’intera stagione (quella passata) trascorsa per interamente in infermeria, in seguito al terribile  infortunio subito ad agosto del 2011 in occasione del Trofeo Berlusconi contro la Juventus.

Obiettivo centrato. Flamini, pian piano, è tornato a scalare le gerarchie di Mister Allegri e, dopo i primi mesi passati quasi interamente in panchina, si è ritagliato il suo spazio ed ora sembra essere titolare inamovibile del centrocampo del tecnico livornese. Proprio come nella stagione dello scudetto, la sua migliore in rossonero fin qui, che fu condita anche da due gol importantissimi. Il suo contratto scadrà di nuovo in estate e il suo futuro è ancora in bilico. Ma, se le sue prestazioni continueranno ad essere convincenti, difficilmente Galliani deciderà di privarsi della corsa, la grinta ed il cuore di Mathieu.

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