Monto, traguardi e limiti: contro il Chievo un anno di presenze, ma dopo il Chievo il gol è sparito

montolivoMontolivo non è mai stato un goleador. La premessa è d’obbligo. Nella sua carriera è riuscito ad andare a segno al massimo 4 volte in una stagione (Atalanta 2003-2004, Fiorentina 2008-2009 e 2011-2012).

Poi solo pochi lampi, una media di quasi 3 reti a stagione, per un centrocampista dai piedi buoni e con una spiccata dote nelle conclusioni e nella manovra offensiva: numeri dignitosi ma non eccellenti.

La partita contro il Chievo segnerà per Montolivo un traguardo importante e curioso, vale a dire il raggiungimento delle 365 presenze da quando, nel lontano 2003, iniziò l’attività agonistica da calciatore. Un anno intero di campo e pallone senza interruzioni che Monto festeggerà nel Milan. Nella squadra rossonera il numero 18 è riuscito in poco tempo a farsi apprezzare per le sue qualità, sportive ed umane, e dimostrare il suo grande valore prendendosi nei momenti più delicati e negativi. La fascia di capitano indossata contro la Juventus rappresenta l’investitura meritata più bella da quando è approdato al Diavolo.

Un girone fa, prima contro il Palermo e poi proprio contro il Chievo a San Siro (era fine ottobre) Montolivo mise a segno due gol consecutivi, gli unici per il momento da quando è al Milan.  Nello strappo decisivo del 2013, proseguendo ad inseguire il secondo posto in campionato, sarebbe significativo ritrovare, o forse visti i numeri scoprire, il suo “vizio del gol”.

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