Sheva fiducioso: “Il Milan ha ottime possibilità di passare. Allegri sta facendo un buon lavoro”

Sheva2La sconfitta di Istanbul forse bruciava troppo, talmente tanto da fare da spartiacque tra lui e la sua storia col Milan, che sembrava infinita, ma che invece un anno e un giorno dopo, il 26 maggio 2006, si è chiusa nella sala conferenze di Milanello, che custodisce i suoi ultimi attimi rossoneri. Eppure, se la storia si scrivesse con i “ma”, se gli eventi si potessero riportare alla loro giusta dimensione, se il passato si rigenerasse per dar vita a nuove forme di realtà, chissà che Andriy Shevchenko, oggi, non sarebbe anche lui al Camp Nou, nella notte dei desideri milanisti. Se in questo stesso stadio, nella semifinale del 2006, non avessero annullato all’ex n°7 del Milan un gol validissimo, togliendogli la possibilità di vendicare per sé e per i suoi compagni l’incubo dell’anno precedente, forse le sirene inglesi sarebbero state un semplice brusio di sottofondo. “Se”, appunto.

Bando ai ricordi, comunque, stasera il Milan ha un appuntamento con la storia, e non poteva mancare l’opinione di Sheva, che di sfide di Champions se ne intende, eccome. Dalle pagine della Gazzetta dello Sport rimbalzano le sue parole sulla gara col Barça, che per tutti, lui compreso, sarà un momento davvero particolare:

“Sono fiducioso, sì, anche se il 2-0 dell’andata non basta per sentirsi al sicuro. Il Barcellona è una delle squadre migliori del mondo, e non si può parlare di flessione soltanto perché ha perso con il Real Madrid e il Milan. Però è evidente che attraversa un periodo difficile, tanti giocatori non sono al massimo e in difesa hanno qualche problema. Mascherano è molto veloce, ma se non gioca lui, gli altri sono vulnerabili“. 

Sui giovani e le grandi sfide: “Gli stadi grandi e importanti spaventano un po’ tutti, ma se dentro di te hai la stoffa giusta, passi anche queste prove. Sono posti come il Camp Nou che ti fanno crescere e ti danno fiducia in te stesso. E poi i ragazzi del Milan mi sembrano tutt’altro che timidi“.

Sul modo di affrontare la gara: “Giocare con la testa libera. Sfruttare il poco che una squadra così tecnica ti concede, ma pensare anche che proprio perché è una squadra che gioca sempre all’attacco e ha molta fiducia nella sua tecnica, il Barça ha dei punti deboli. Attaccanti a parte, tutti devono pensare che stanno giocando una partita secca, che comincia dallo 0-0. Tutti, sia gli attaccanti che i centrocampisti e i difensori, devono sacrificarsi tanto, come all’andata. Ma Allegri li avrà istruiti a dovere”.

Eventuale eliminazione=fallimento?Non scherziamo: lo dice a uno che ha vissuto ribaltoni come La Coruna e Istanbul. Non c’è bisogno di guardare al passato per capire che il Milan deve stare attento, però deve anche valutare tutte le cose buone fatte fin qui: la società voleva ricostruire e Allegri sta facendo un buon lavoro. Si può uscire di scena a testa alta, ma io sono convinto che il Milan abbia buonissime chance”.

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