Una pausa al momento giusto, per scoprire “nuove” risorse e godersi Super, anzi, Spazial-Mario

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani – Vicedirettore SpazioMilan.it

La pausa del campionato per gli impegni delle Nazionali (e non è la prima volta) è arrivata nel momento giusto per il Milan: ha permesso di tirare il fiato, staccare per qualche giorno la spina e recuperare percentuali di condizione fisica necessaria per il rush finale. Soprattutto è servita ai giocatori meno impiegati (o se volete più scontenti) per “rubare la scena” a Milanello e convincere Allegri a dargli fiducia nel momento più importante della stagione. L’occasione è stata l’amichevole di San Siro contro il Sion: 45 minuti di riposo che hanno preceduto 45 minuti di grande calcio, anche se di fronte c’era una squadra giovane, inesperta e nettamente inferiore. Ma ogni partita serve per dare indicazioni e contro Mister Gattuso, osannato e applaudito con un calore infinito, ce ne sono state di interessanti.

Il migliore, il più brillante, nonostante un primo tempo in completa ombra, è stato Bojan. Due squilli, chissà se quelli finali, che hanno mandato un chiaro messaggio ad Allegri: in attacco, come soluzione in più in alternativa ad El Shaarawy, Balotelli e Niang lo spagnolo è il più in palla, anche se per il riscatto da 14 milioni la strada non è mai stata così in salita. Il campionato corre in fretta e non aspetta nessuno, figurarsi un Milan in piena rimonta che piano piano vede il secondo posto sempre più vicino e che, salvo colpi di scena, riuscirà a scavalcare il Napoli alla distanza e raggiungere un grande, grandissimo (e meritato) traguardo. Dietro al 22 rossonero si è fatto notare un solare Robinho, ai margini dopo la mancata cessione al Santos dello scorso inverno ma comunque fresco e riposato per poter garantire qualche gol decisivo nei prossimi mesi, prima della partenza definitiva in estate. Merita qualche minuto in più. Buone prestazioni anche di Antonini sulla fascia destra e Traoré (col Sion di testa ha messo a segno il primo gol in rossonero) a centrocampo, più il debutto da favola di De Feo che dalla Primavera alla Prima Squadra ha dimostrato di non sentire troppa differenza: sinistro magico, scatto deciso e colpi di pura classe.

Da lunedì ricominceranno allenamenti e preparazione a pieno regime in vista dell’insidiosa trasferta di Verona contro il Chievo, che precederà la trasferta di Firenze, il Napoli in casa e infine la Juventus a Torino. Un mese di fuoco, bello e difficile da vivere e superare in maniera soddisfacente: sui 12 punti in palio 7 sarebbero sufficienti, 9 (quasi) la perfezione. In ogni caso il discorso Champions rimarrebbe aperto e avvincente fino a maggio. Il Milan, Juventus a parte, è la squadra più in forma e forte della Serie A: lo dico da tempi non sospetti e lo ribadisco oggi. Tre mesi dopo ci troviamo di fronte ad un super, anzi, spaziale Mario Balotelli che ha cominciato da favola l’avventura nella squadra e con i colori che ama: è stato (e continuerà a farlo, speriamo) il vero trascinatore della riscossa e rimonta dei rossoneri, non il solo ma il principale. 7 gol in 6 incontri sono numeri da sogno, impreziositi anche da una rete di rara bellezza in Nazionale contro il Brasile. Ma per Balo sono cose normali, come la rimonta da urlo del Milan.

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