Allegri-El Shaarawy: nessun caso, ma qualcosa è sucesso. Zapata è la bilancia rossonera. Juventus: terzo posto al sicuro o riaperto?

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani – Vicedirettore SpazioMilan.it

La domenica dei rimpianti e delle polemiche. Il pareggio contro il Napoli di una settimana fa ha infastidito e non poco: impossibile non pensare in cuor nostro che quell’1 a 1 valeva pochissimo in termini di classifica, ma molto a livello di “sentenza”. Il secondo posto è ancora a 4 punti sì, ma dopo lo scontro diretto sembrano lontanissimo: sperare si può, ma il presente consiglia di preoccuparsi a difendere il terzo posto con le unghie e con i denti. Perché una sconfitta in trasferta contro la Juventus è da mettere in conto e la Fiorentina non dovrebbe avere grossi problemi a sbarazzarsi al “Franchi” del Torino, portandosi teoricamente ad un solo punto di distanza. Un punto, quasi niente. E per come si erano messe le cose (e lo sono ancora), non arrivare in Champions sarebbe una vera tragedia. I rossoneri con il Napoli non hanno giocato bene, una prestazione insufficiente e negativa che nel secondo tempo ha deluso parecchio, palesando una carenza di condizione, a furia di rimontare era logico aspettarsi un leggero ma concreto calo, nel momento decisivo della stagione. Ma non c’è niente di compromesso, anzi.

Passiamo alle polemiche, aprendo il capitolo che prima, durante e dopo Milan-Napoli ha fatto più discutere. Non c’è nessun caso El Shaarawy. Nessuno. L’esclusione del Faraone però non può passare come scelta tecnica. Come SpazioMilan ha riportato e raccontato, la panchina la si deve soprattutto ai giorni precedenti al Napoli, con un El Shaarawy apparso poco concentrato ed attento in diversi allenamenti a Milanello. La vita privata lasciamola stare. Allegri ha voluto “punirlo” ma in maniera costruttiva, in un momento così delicato dell’annata rossonera. Le parole di Stephan e quelle del suo procuratore all’indomani del pareggio hanno fatto il resto e sgonfiato un polverone né pericoloso né grave. Con la Juve ci sarà e a Torino in TIM CUP quest’anno ha già segnato…

Ci tengo infine a spendere alcune importanti considerazioni su Zapata. E’ un difensore bravo e capace, ma forse non da grande squadra. Detto questo, rappresenta a pieno la stagione del Milan. Un inizio difficile, come lui stesso ha affermato, per via del riscatto, di pari passo con l’avvio schock del Milan, poi la ripresa, ovvero rimonta; in mezzo, parole ed atteggiamenti giusti, soprattutto dichiarazioni intelligenti. Ne scelgo due: all’intervallo di Fiorentina-Milan (“dobbiamo segnare due-tre gol per stare tranquilli”) e prima di Milan-Napoli (“Cavani è un attaccante formidabile e lo dimostra ogni volta, per fermarlo bisogna essere concentrati al 100%”). Il campo ha dimostrato il vero. Verrà quasi sicuramente riscattato e se lo è meritato. Arriviamo e chiudiamo con la Juventus (i rossoneri dovranno fare a meno di Balotelli, giustamente punito prima e “graziato” poi con una sola giornata di squalifica). La posta in palio è alta e scotta tantissimo, qualsiasi risultato peserà in maniera decisa. Blindare o riaprire il discorso terzo posto: questo è il problema.

Impostazioni privacy