“Dobbiamo imparare a stringere i denti! El Shaarawy? Qualche rammarico resta…”

NUDO-E-CRUDELIProsegue l’appuntamento di SM con il cronista dei cronisti, il milanista dei milanisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano all’indirizzo: q.e.i.m@live.it.

Innanzitutto le chiedo un commento sul caso El Shaarawy.

Beh, è chiaro che, anche alla luce del risultato, qualche recriminazione è inevitabile. Francamente non mi sono trovato d’accordo con la scelta di lasciarlo in panchina e, anche alla luce delle difficoltà della sfida, lo avrei inserito al posto di Niang, autore di una gara non indimenticabile. La scelta di Allegri è stata determinata da più fattori, è inutile entrare nel merito. Sicuramente partirà titolare contro la Juventus, ma qualche rammarico per domenica scorsa resta. La posta in palio era davvero alta…

A suo parere cos’è mancato ai nostri contro il Napoli? Pensa che quest’occasione sprecata possa servirci da lezione a Torino?

Il Milan stasera dovrà essere abile nel gestire la partita. Penso sia stato il nostro più grande limite sia contro la Fiorentina, che contro il Napoli: ogni volta che andiamo in vantaggio subentrano delle difficoltà inaspettate e commettiamo delle leggerezze dietro che ci costano troppo care. Certo, nel 2013 siamo imbattuti e c’è stato un enorme miglioramento anche in difensiva, ma ripeto, commettiamo degli errori nei momenti decisivi che si costano troppo cari. Dobbiamo imparare ad essere più attenti, più squadra: in certe fasi della partita è bene rinunciare al gioco brillante e imparare a difendersi, a stringere i denti. Le squadre più forti, non a caso, hanno difese molto solide e sanno affidarsi, quando il gioco lo chiede, anche a ripartenze e contropiede.

Sul fronte mercato si parla con sempre maggior insistenza di Pjanic: è un giocatore che le piace?

Stimo moltissimo Pjanic: abbiamo bisogno della sua qualità in mezzo al campo. Galliani nei giorni scorsi ha affermato che il primo acquisto sarà un difensore: sono d’accordo con lui, ne abbiamo bisogno come il pane. Per poter fare il salto di qualità servono, però, anche due centrocampisti.

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