Il Milan e la Champions: meno soldi da UEFA e biglietti, ma grazie a Tv e Barça…

Milan Barcellona AmbrosiniChe la Champions League sia una delle principali voci d’entrata delle squadre europee è ormai lapalissiano, a maggior ragione da quando gli introiti UEFA hanno cominciato a camminare dei pari passo con gli opulenti diritti tv.

Il Milan, ovviamente, non si sottrae a questo “assioma pallonaro” e il sito calciomercato.com ha compiuto una dettagliata analisi sugli introiti dei rossoneri in questa stagione e il trend è purtroppo negativo rispetto alla scorsa edizione. Innanzitutto bisogna precisare che la coppa dalle grandi orecchie garantisce alle partecipanti ricavi di due tipologie: una prima parte è fissa e connessa ai risultati mentre l’altra è legata ai diritti televisivi e quindi è variabile. Tali diritti sono legati dal criterio del “market pool”, ovvero maggiore è il valore dei mercati televisivi di ogni singolo paese e più consistenti sono gli introiti per i club, che ovviamente crescono proporzionalmente al cammino della squadra nella competizione. Quindi, più un club va avanti nel torneo, più le tv del proprio paese acquisteranno diritti per trasmettere i match e maggiore sarà il ricavo che la squadra si vedrà riconosciuta alla fine della competizione. Il club di Via Turati, secondo l’indagine del sito, ha incassato quindici milioni dal contributo fisso e sette dai biglietti venduti, per un totale di ventidue milioni, in netto calo rispetto ai circa trenta milioni dello scorso anno per un -25.5% che ha colpito le casse rossonere. Di questi quindici milioni “fissi”, nove sono dovuti alla partecipazione alla fase a gironi e sei a quella agli ottavi di finale, dove si è interrotto l’iter europeo dei ragazzi di Allegri (lo scorso anno gli introiti furono maggiori perchè il Milan fu eliminato ai quarti).

Come più volte affermato, gli stadi italiani sono sempre più vuoti e questo si sente anche nella competizione più importante d’Europa. Nelle quattro partite disputate a San Siro, la società meneghina ha incassato, tra abbonamenti e biglietti, 7,2 milioni di €, contro i 13,6 dello scorso anno. Trend negativo che può essere imputato da vari fattori: innanzitutto il Milan ha disputato una partita in meno, essendo stato eliminato un turno prima rispetto al 2012; in aggiunta le partite nel loro complesso hanno visto un’affluenza di “soli” 163.924 spettatori, ben inferiori rispetto ai 352.457 della scorsa annata, flessione acuita dal fatto che l’inizio non proprio esaltante di questa stagione ha allontanato i tifosi dal seguire sugli spalti le performance dei loro beniamini. Unica nota positiva, le tre partite contro il Barcellona degli ultimi anni, che, seppur nefaste sul fronte sportivo, hanno fruttato ai rossoneri l’enormità di 12.1 milioni di € tra botteghino e premi qualificazione.

La proiezione, complessiva, però,  non è definitiva perchè, come abbiamo detto all’inizio, la parte fissa (questa analizzata finora tra risultati e biglietti) va controbilanciata dalla parte variabile (cioè i diritti tv) che si spartiranno solo a fine competizione: la nota positiva è che quest’anno le televisioni hanno stanziato più soldi e le squadre italiane che se li spartiranno sono solo due, Juventus e, appunto, Milan, quindi il deficit della parte fissa ha buone possibilità di essere annullato dai, soliti, irrinunciabili, diritti televisivi.

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