La Curva prende posizione contro il presidente in una serata per cuori forti. Bonera, siamo ai saluti. E occhio allo “sgambetto” di Max…

C. Pradelli - Direttore SpazioMilan.it
C. Pradelli – Direttore SpazioMilan.it

Tutto era partito dalla rottura ufficiale tra la Curva Sud e il presidente Berlusconi, autore effettivamente di troppe boutade durante l’anno che non hanno certo giovato all’ambiente. Certo, il presidente era anche stato uno dei protagonisti del risorgimento di novembre con le sue sorprese settimanali per caricare a dovere l’ambiente, ma i cadenzati attacchi ad Allegri non hanno fatto altro che screditare in più di una circostanza l’allenatore agli occhi di un gruppo comunque fragile perché nuovo, fragile perché con poca esperienza.

Ma la serata di ieri, alla fine, rimarrà celebre per altri motivi. Quelli che forse, alla fine, un po’ riabilitano il Cavaliere: squadra altalenante, col cuore, ma anche molto sciupona. Incapace nel chiudere nell’immediato la contesa contro una squadra, il Catania, certo non con il coltello tra i denti. Tante immagini, tanti momenti in una serata cruciale: il sostegno a Max, dicevamo, ma anche l’inaccettabile coro contro Javier Zanetti, uomo di calcio vero al di là dei colori e della passione.

E poi lo svantaggio, l’arrembaggio, il pareggio, il nuovo svantaggio. E il Pazzo, ancora lui, nel momento più delicato. Balotelli una larva fino al rigore dell’eccessivo 4-2, El Shaarawy forsennato, con buona gamba, ma ancora colpevolmente sterile in area. Centrocampo down ad eccezione di Flamini e di un Muntari che, entrato a gara in corso, ha quantomeno mostrato un po’ di voglia. Il minimo sindacabile, s’intende. Ancora lungi dalla forma migliore Daniele Bonera, forma che magari non rivedremo nemmeno nelle prossime 4 gare e, forse, rivedremo solo lontano da Milanello. Ma questa è un’altra storia.

Resta il sostegno all’uomo in panchina, all’allenatore che ora più che mai vede allontanarsi anche l’appoggio di chi l’ha sempre spalleggiato anche nei momenti peggiori: Adriano Galliani. “Il futuro di Allegri? Non ne parlo. Se ne parla da mesi. Seedorf piace a Berlusconi? La passione del presidente per i suoi ex giocatori è reale. Costacurta? Tutti quelli che hanno fatto la storia del Milan sono papabili il giorno in cui andrà via Max“. Quando? È ancora presto per dirlo, ma la sensazione è che la voglia di un clamoroso sgambetto a fine stagione da parte del “Toscanaccio” non sia mai stata forte come ora.

Twitter: @Chrisbad87

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