La squalifica di Balo, spunta una nuova e decisiva ingiuria. E Cantamessa si avvale di due testimoni d’eccezione per la difesa

Assemblea generale ordinaria Lega CalcioL’avvocato del Milan Leandro Cantamessa è al lavoro. La squalifica di 2 giornate comminata a Mario Balotelli per “espressioni ingiuriose” al termine di Fiorentina-Milan non è stata per niente digerita in casa rossonera, che punta a dimostrare, con prove, filmati e testimoni, l’innocenza delle parole di SuperMario, quantomeno non offensive come giudicato.

Sì perché le frasi incriminate sono due, non solo “c…o guardi”, ripetuta per ben 3 volte, ma anche cretino, l’offesa più pesante nei confronti dell’arbitro di porta Doveri: un epiteto che però nessuno a bordo campo ha mai sentito pronunciare. E’ questa la convinzione in casa Milan, quella che ci sia stato un’esagerazione nel riportare nero su bianco uno screzio successo alla fine della gara del “Franchi” di Firenze, ingigantito e in buona percentuale falso.

Per questo motivo, come riportato stamane dal Corriere della Sera, Cantamessa ha chiesto il parere di due persone presenti sul posto per dare senso e forza alla difesa rossonera, da presentare entro il prossimo martedì, per il ricorso contro la squalifica di Balo: ovvero Luca Tommasini, giornalista di Sky, ed Emiliano Viviano, portiere della Viola. Entrambi erano vicinissimi alla zona dell’accaduto domenica scorsa ed entrambi hanno confermato di non aver mai sentito pronunciare dalla bocca di Balotelli “cretino” nei confronti del giudice d’area.

Il clima infuocato di Firenze è stato determinante per far innervosire Balotelli che, dopo l’ingenua ammonizione (e anche complice la rimonta della squadra di Montella), si è lasciato scappare qualcosa di troppo dopo il 90esimo. Ma niente di così grave ed offensivo: questa è la certezza assoluta del Milan. I cori razzisti ricevuti nel corso di quel “mezzogiorno di fuoco” SuperMario avrebbe voluto criticarli davanti alle telecamere nel post-partita, ma Adriano Galliani lo ha portato via di peso per evitare di aggravare la situazione. Sono giorni di riflessioni e lavoro, l’avvocato Cantamessa spera in una (difficile) assoluzione piena per un ricorso che comunque si baserà su elementi scagionanti importanti, veri e convincenti.

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