Leonardo: “Non torno al Milan perché ho litigato con Berlusconi. Galliani dirigente perfetto, insieme a Moratti…”

LeonardoLeonardo è “cresciuto” nel Milan, ma da molti è considerato un traditore dopo aver allenato l’Inter. Nulla di nuovo, chiaramente, ma occorre ricordarlo dal momento che Il dirigente del Paris Saint Germain ha parlato a ExtraTime, inserto del martedì della Gazzetta dello Sport, non lesinando giudizi da “grande” e navigato dirigente. Il brasiliano ha parlato della sua avventura a fianco di Galliani e anche di un suo ritorno in Italia. Ma non solo…

Negli ultimi quattro anni ho cambiato tante vite, partendo sempre da zero. Fare il tecnico è più complicato, ma penso che fare il dirigente come oggi sia il mestiere ideale. In Italia c’è una tradizione di italiani che investono nel calcio. Conosco Moratti da sempre e all’Inter ho vissuto una sfida incredibile. Come al Milan, dove pensavo di restare a vita, ma non tornerei perché con Berlusconi ho litigato“. 

Stoccata rossonera: “Per me il Milan non è Berlusconi, ma un patrimonio internazionale. Il club ideale sarebbe con Moratti presidente e Galliani dirigente”. Il rapporto tra il dirigente e il presidente onorario si era deteriorato dai tempi della sua avventura da allenatore. Da dirigente in rossonero Leonardo aveva vissuto il suo momento di massimo splendore, contribuendo agli approdi a Milanello campioni come Kakà e Thiago Silva. Campioni che, peraltro, il Milan lo hanno lasciato. Come lui.

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