Montella: “Domenica non basterà dare il 100%, El Shaarawy mi piace tantissimo. Io sulla panchina del Milan? Vorrebbe dire molto, ma ora penso al rinnovo”

MontellaMancano poco meno di 48 ore alla delicatissima sfida del Franchi contro la Fiorentina di Vincenzo Montella, crocevia fondamentale per il futuro del Milan e dei Viola in relazione alla prossima Champions League.

Il tecnico dei toscani ha rilasciato un’interessante intervista sulle colonne de Il Giornale, dove ha trattato tanti temi, dal suo contratto al rapporto con la piazza fiorentina, ma ha soprattutto anticipato i temi più importanti del lunch match di domenica: “Abbiamo fatto tanto, ma ora non dobbiamo accontentarci, per battere il Milan non basterà dare il cento per cento. La partita conta tanto per entrambe le squadre, e non credo che il Milan verrà al Franchi per pareggiare“. Il principale cruccio per l'”aeroplanino” è l’assenza di Jovetic, infortunatosi a Cagliari: “Stevan è un campione, quando manca è una possibilità in meno, ma la Fiorentina ha dimostrato di saper ovviare alla sua mancanza per la bravura dei suoi compagni. Potrebbe giocare Toni, ma potrebbe far comodo anche El Hamdaoui, in fin dei conti ha caratteristiche simili a Jovetic“. Anche con l’assenza di Jojo, l’ex tecnico del Catania non cambierà modulo, opponendo il suo tridente (con Cuadrado e Ljajic) a quello rossonero. Alla domanda su quale dei due allenerebbe più volentieri, la risposta è secca: “Mi tengo i miei, anche se loro hanno realizzato qualche gol in più, ma El Shaarawy mi piace tanto, lo prenderei volentieri; Balotelli ora è più continuo, questa la grande differenza rispetto al passato, perché sul suo talento non ci sono mai state discussioni. Poi hanno Montolivo che potrebbe stare bene con noi: bravo come play basso o anche intermedio. Fosse restato qui non avremmo cercato una sua alternativa sul mercato“.

Montella è molto apprezzato da tutta la dirigenza rossonera, il meraviglioso lavoro fatto a Catania e Firenze ha fatto strizzare gli occhi ai tifosi che lo vorrebbero come prossimo allenatore rossonero, ma il tecnico campano non ha perde il suo essere “tutto d’un pezzo”: “Essere un giorno sulla panchina del Milan vorrebbe dire tanto, cioè che sto imparando a fare l’allenatore. Sarebbe felice Alessio, mio figlio quattordicenne, è tifoso del Milan. Ma per adesso non ho assolutamente incontrato nessuno e i complimenti mi hanno solo donato un pizzico di orgoglio. Tra l’altro ora il Milan ha un allenatore bravissimo che dopo vari tentativi ha trovato il modulo giusto per la sua squadra. Con Massimiliano ci sono simpatia e stima sincera reciproche“. Galliani spesso ha dichiarato che la Fiorentina è la principale concorrente del Milan per il terzo posto, ma Montella risponde scherzoso: “I suoi sono complimenti sinceri detti in un momento strategico. Mi spiego: certi giocatori possono perdere concentrazione nel ricevere tutte queste lodi, e Galliani, dirigente molto abile, lo sa bene…“.

Chiosa finale su un paragone tra Viola e rossoneri: “Fatte le dovute proporzioni di storia e trofei, penso che Milan e Fiorentina un po’ si somiglino: società dal volto pulito, che pensano al fair play e che all’esterno suscitano simpatia“.

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