Propositivo e con personalità: a Torino riecco il vero Constant

El Shaarawy Pazzini Constant (SpazioMilan) 2Avesse raddrizzato il piede sinistro prima della trasferta di Torino, a quest’ora saremmo a parlare di Allegri e la sua ennesima scoperta: Kevin Constant, acquistato come mezz’ala sinistra, dirottato sulla corsia mancina che a Torino strappa applausi e concede grandi giocate. Chi lo avrebbe mai detto che nella trasferta più difficile dell’anno, contro lo Juvenuts, il franco-guineano sarebbe stato uno dei più positivi. Cross dal fondo esclusi, la partita di Constant è stata molto propositiva in avanti e attenta dietro: ma è questo il vero Constant?

Tra quello visto a Barcellona, nella nefasta trasferta catalana, e quello osservato a Torino, nell’infelice partita contro i bianconeri, c’è un abisso: il primo è quello nella versione guineana, con diagonali difensive al limite dell’imbarazzante (chiedere a David Villa sul terzo gol per conferma) e mai entrato in campo, condannando i rossoneri a un’eliminazione amarissima; il secondo invece è quello in versione francese, con una tecnica nel dribbling niente male (chiedere alla coppia Lichsteiner-Bonucci per conferma) e ottima spinta sulla fascia: male, malissimo, però, i traversoni dal fondo. Mai uno coi giri contati per la disperazione del Pazzo in mezzo all’area.

Fino a questo punto della stagione, la poca continuità di rendimento ne ha fermato la crescita, tant’è che Allegri per tutto il mese di marzo gli ha preferito De Sciglio. Adesso, tornato (forse) in forma e titolare, il terzo posto del Milan passa anche dai piedi (e dai cross) di Constant. Nel bene e nel male.

Twitter: @SBasil_10

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