Settimana di polemiche, in attesa della supersfida di stasera

BORSINOIn attesa della supersfida di stasera contro il Napoli, che vale buona fetta del secondo posto, ripercorriamo una settimana caratterizzata da tante polemiche, seguite all’infuocata sfida di Firenze.

Le parole che più hanno incendiato l’ambiente rossonero non sono venute, però, da esponenti della società o del tifo viola, bensì da parte nerazzurra. Le esternazioni di Paolo Bonolis hanno lasciato di stucco buona parte del mondo calcistico per via della loro gravità, anche se sono comunque pareri di un semplice tifoso come tanti, e come tali andrebbero isolate. Il problema è che il suo club ne ha condiviso il pensiero, pubblicando le dichiarazioni di Bonolis sul sito ufficiale della società. E riportare su un portale ufficiale un discorso nel quale si parla di disegno prestabilito che vorrebbe il Milan in Champions, in un campionato in cui tutto è già deciso a tavolino, altro non vuol dire che sottoscriverne il contenuto del conduttore televisivo e farlo proprio. Il tutto, quindi, diviene particolarmente grave, anche perché una società non può permettersi di fare certe accuse nell’impossibilità di argomentarle con delle prove a sostegno. IN RIBASSO.

A smentire prontamente le vili allusioni dei cugini, ci ha pensato il Giudice Sportivo, che ha molto discutibilmente comminato tre giornate di squalifica a Balotelli, per presunti insulti all’arbitro addizionale Doveri al termine della partita del Franchi. Per tale decisione, l’attaccante rossonero  salterà, oltre al match contro il Napoli per aver ricevuto il giallo da diffidato, anche le partite con Juventus e Catania, anche se la società di via Turati aspetta gli esiti del ricorso. A questa esagerata squalifica, bisogna affiancare l’impunità per quei sostenitori viola che hanno bersagliato Balo nel corso di tutto il match con continui insulti razzisti, costringendolo quasi a lasciare il campo e facendolo innervosire oltremisura. Per cui, cari interisti, pensateci bene prima di dire che il campionato sia falsato a favore del Milan. IN RIBASSO.

In questa settimana sono anche tornate le voci sul futuro societario del Milan, con Barbara Berlusconi sicura che “la famiglia non lo venderà mai. Creare partnership per avere nuovi capitali ed espandersi è un conto, cedere il club un altro”. Lady B. ha dunque le idee abbastanza chiare per il Milan degli anni a venire: la gestione finanziaria è solo da elogiare, perché, nonostante le ristrettezze economiche alle quali si è costretti, la squadra sta ottenendo comunque ottimi risultati, afferma la figlia di Silvio Berlusconi alla «Gazzetta dello Sport». Insomma, secondo Lady B., i tifosi possono dormire sonni tranquilli. La famiglia Berlusconi non lascerà il Milan e, nonostante i sacrifici richiesti dal Fair Play Finanziario, non abbandonerà la mission che lo ha sempre contraddistinto: dominare in Italia e nel mondo. IN RIALZO.

Ancora ottime notizie arrivano dalla Primavera, che continua a vincere. L’ultima squadra messa sotto è stata l’Udinese, travolta ieri con un perentorio 4-1. I ragazzi di Dolcetti continuano a stupire, dunque, ma con la vittoria dell’Inter a Padova tutto rimane invariato: la seconda squadra dietro l’Atalanta si deciderà nell’ultima partita di campionato. Con in testa le Final Eight, pertanto, la Primavera rossonera si appresta ad entrare nell’ultima fase della stagione, quella decisiva, con la consapevolezza di essere diventata una squadra. IN RIALZO.

Chiudiamo il Borsino settimanale con il mercato, ancora segnato dalla cosiddetta “linea verde”. Raggiunto l’accordo con Gianluigi Donnarumma, estremo difensore classe 1999, il quale, malgrado l’età, è già riconosciuto come un patrimonio del panorama calcistico nazionale. Ma il mercato rossonero è attivo soprattutto in Brasile, dove si cerca un centrale di difesa. Come si sa, l’obiettivo principale rimane Dedé, difensore del Vasco Da Gama. La trattativa, però, continua a risultare problematica, per cui il Milan sta già cercando il suo sostituto, identificato nel 24enne Werley, centrale del Gremio, il cui valore di mercato è molto più basso e accessibile rispetto a quello del connazionale. Ma la politica giovanile dei rossoneri guarda anche ad altri talenti sudamericani. È di questi giorni la notizia che la società di via Turati sia particolarmente vicina a Jherson Vergara Amù, anch’esso difensore, ma non brasiliano, bensì della Colombia Under 20. Gioca nell’Universitario, è un centrale classe ’94, bravo nel posizionamento e anche con il vizio del gol. Per quanto riguarda il reparto offensivo, invece, Galliani ha deciso di accelerare per l’acquisto del gioiello dell’Ascoli, di proprietà della Sampdoria, Simone Zaza, classe 1991. Come suggerisce Gianlucadimarzio.com, Milan e Parma potrebbero decidere, di comune accordo, di acquistare Zaza in comproprietà, con i rossoneri che lascerebbero maturare l’attaccante nella squadra di Donadoni, per farsi le ossa ed osservarlo da vicino. Dunque, una politica chiara e sistematica quella rossonera, che dimostra la volontà decisa di creare un Milan totalmente composto da giovani talenti, da tanti possibili colpi del futuro. IN RIALZO.

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