Ritardi e discussioni in famiglia, la panchina di El Shaarawy ha radici lontane e più profonde

el shaarawy milan-napoli (spaziomilan)Si può parlare di piccole polemiche e leggeri screzi. Ma normali se si tratta di un grande giocatore di una grande squadra che si siede in panchina in una sfida di grandiosa importanza. L’episodio che fa più discutere in casa Milan tra El Shaarawy ed Allegri, quello cominciato prima di Milan-Napoli e finito sostanzialmente ieri, “acquista” giorno dopo giorno sempre più dettagli: come riferisce stamane il Corriere dello Sport.

Un’esclusione che ha radici più profonde di quello che si è scritto, dovuta soprattutto a situazioni comportamentali e legata anche alla famiglia di Stephan. A Milanello infatti non sono piaciuti alcuni ritardi del Faraone nella settimana pre-Fiorentina, con Allegri che aveva convocato in più di una occasione il ritrovo alle 9 di mattina per abituarsi all’orario in cui si sarebbe giocata la partita, le 12.30. Non solo, alla base della flessione di El Shaarawy, soprattutto in zona gol, ci sono anche alcuni litigi con la famiglia riguardo la fidanzata, Ester Giordano, con il 92 rossonero che lamenta le troppe pressioni a cui è costretto a badare a soli 20 anni, con una vita intera ancora da vivere ed eccessivi riflettori puntati addosso. I problemi, dunque, sembrano soprattutto esterni che dentro al campo.

Le parole di ieri di El Shaarawy e del suo procuratore La Florio comunque hanno rasserenato gli animi e riportato calma e chiarezza. Certo è che ci sarà molta curiosità nell’aspettare ed osservare le decisioni di Allegri in vista della Juventus, un’altra sfida fondamentale. Perché dopo i fatti di domenica scorsa la “scelta tecnica” non basta più come scusa.

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