Quando è la squadra a schierare in campo Allegri e Galliani a fare (ancora) da sponsor: Berlusconi vota la fiducia, ma con riserva…

D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)
D. Mariani (vicedirettore SpazioMilan.it)

E’ bastato un semplice colpo di telefono tra due “vecchi nemici” per stravolgere scenari, spegnere parole e polemiche e ridare fiato e speranze ad Allegri. Confermato dal Presidente Berlusconi ancora un anno. E poi basta, per davvero. Da sempre non c’è stato un rapporto di stima efficace, quasi mai si è arrivati a condividere settimanalmente formazioni e prestazioni: nessun rinnovo ma naturale scadenza del contratto nel 2014, poi toccherà a Montella, Prandelli, Seedorf o Inzaghi. Con possibili sorprese. Adesso la palla passa a Max, che con un’offerta triennale della Roma in mano, deve decidere se restare, soffrire e poi dire addio oppure accettare il contratto dei giallorossi (che tra un anno non ci sarà più). Ma Allegri lo ha sempre detto: meglio del Milan c’è ben poco. Ecco perché l’anno prossimo, salvo altri colpi di scena, la panchina dei rossoneri dovrebbe essere al sicuro. Una decisione quasi costretta, sicuramente indotta dai giocatori verso Berlusconi, a suon di dichiarazioni d’amore nei confronti del loro “padre” calcistico.

Fanno specie, ovviamente piacere, gli attestati di stima giornalieri che quasi ogni giocatore vuole spendere nei confronti di Allegri. Ad ogni domanda, ogni risposta è sempre la stessa: “ha fatto miracoli”, “è stato decisivo”, “per noi è fondamentale”, “ci vuole coraggio a mandarlo via”, “la rimonta è merito suo”, “non merita di essere messo in discussione”. E molti ancora. Uno schieramento unanime pro Allegri, che continua a godere anche dello sponsor Galliani per la riconferma. Il Milan è con Allegri e sorpreso in negativo verso la diffidenza del Presidente, visto la stagione che i rossoneri sono riusciti a completare. La Champions, attraverso il terzo posto, continua a rimanere un traguardo di straordinaria importanza e difficoltà.

Sarà matematica con una vittoria contro la Roma a San Siro (o in caso di stesso risultato della Fiorentina): manca poco. Toccherà ad El Shaarawy lasciare San Siro e toccare con mano la Champions, lo spero: merita di vivere una serata da sogno per cancellare in pochi minuti critiche ingenerose e polveroni insensati nei suoi confronti. Pur ammettendo che problemi fisici, ma soprattutto a livello mentale, ce ne sono stati. E delle colpe ce le ha anche lui. Tornando su Berlusconi, la fiducia ad Allegri potrebbe nascondere problemi di mercato. Come se il regalo di mercato per l’estate del Milan sia limitato al “favore” che squadra, Galliani e gran parte dei tifosi vogliono. Tradotto: poche possibilità del grande nome, del grande centrocampista, del grande difensore per il prossimo anno. Ma Berlusconi ci ha abituati bene in questo e nuovi colpi di scena promettono di essere dietro l’angolo.

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