Constant: “La mia crescita è merito di Allegri. Deve restare con noi”

constant milan-torino (spaziomilan)Tra le sorprese del Milan 2012/13 c’è senz’altro lui, Kevin Constant. Approdato la scorsa estate a Milanello, tra lo scetticismo generale, si è rivelato uno degli elementi più utili della squadra. Trasformato da Massimiliano Allegri in terzino sinistro, l’ex giocatore di Genoa e Chievo riconosce oggi i meriti del tecnico: “Ho solo 26 anni e adesso, finalmente, gioco in una grande squadra – ha spiegato in un’intervista al Corriere dello Sport -. Merito di Massimiliano Allegri. Il Mister mi ha voluto in maglia rossonera quando, la scorsa estate, bisognava sostituire Muntari che si era infortunato. Gli devo molto, sotto tutti i punti di vista. Ha resettato e ricostruito la mia carriera”.

Eppure le difficoltà non sono mancate: “Parecchie all’inizio, per fortuna mi ha dato una grossa mano anche El Shaarawy. La sua copertura difensiva è stata molto importante per agevolare il mio inserimento”. E sul futuro di Allegri non ci sono dubbi: “Secondo me deve restare, ha fatto molto per questa squadra. È stato bravo a gestire al meglio la situazione dopo aver iniziato molto male il campionato. Ha puntato con successo su molti giocatori sconosciuti”.

Mancano due partite alla fine e il terzo posto matematico è davvero ad un passo: “Siamo fiduciosi, ma non dobbiamo assolutamente sottovalutare né la Roma né il Siena. All’inizio del prossimo campionato dovremo essere bravi a iniziare bene. La falsa partenza di quest’anno ci ha condizionato, consentendo alla Juventus di ottenere un vantaggio incolmabile. La Champions poi è meravigliosa. Voglio tornarci subito, perché l’atmosfera è completamente diversa da quella del campionato. Ci si confronta con i più grandi calciatori del mondo. Sicuramente si tratta di un palcoscenico più difficile da affrontare, ma proprio per questo è molto affascinante”.

Quindi un cenno al mercato: “Difesa? Guardando la classifica attuale penso che sia un’osservazione giusta“. Infine sul razzismo e sulla reazione di Kevin-Prince Boateng durante l’amichevole di gennaio contro la Pro Patria“Secondo me si tratta di un fenomeno molto più circoscritto rispetto a quello che si vede e si pensa. Io, onestamente, nemmeno mi accorgo quando gioco davanti a migliaia di spettatori se qualcuno mi insulta… Poi, in realtà, si tratta di una decina di elementi, non di più… Boateng ha fatto bene a lasciare il campo? Sì, perché lui soffre molto questo fenomeno, si arrabbia… Il suo gesto è stato comprensibile. Giustamente noi abbiamo dovuto seguirlo”.

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