Dolcetti: “Siamo pronti per le Final Eight, il Catania la nostra prova del nove. Dall’anno prossimo sarò coordinatore tecnico”

dolcetti chievoLa valigia in vista della partenza di domani è solo da ultimare. Aldo Dolcetti è pronto guidare la sua Primavera verso le Final Eight che prevedono come primo ostacolo il temibile Catania. Così l’allenatore rossonero ai microfoni di Milan Channel: “A poche ore dalla partenza per Gubbio la squadra sta bene, dobbiamo essere bravi a riaccendere tutto il nostro potenziale contro il Catania domenica sera. Le sensazioni sono buone se si considera il lavoro svolto nelle ultime due settimane. Tutti i ragazzi sono concentrati e vogliono dare il massimo. Sono convinto che i ragazzi vogliano ben figurare e che i ragazzi siano cresciuti molto durante la stagione. Il Catania è la prova del nove per noi, loro in campionato hanno perso solo una volta per cui incontriamo quello che per noi potrebbe essere un rischio. Nella partita secca comunque credo e penso che possiamo fare bene. È’ molto semplice: dobbiamo vincere tre partite. Direi che la crescita individuale è avvenuta in tutti i giocatori che abbiamo in rosa, tutti e 30 i giocatori sono cresciuti individualmente e di conseguenza anche nel collettivo”.

Su Kingsley Boateng: “Finalmente sta bene, è rientrato e ha disputato un po’ di partite finalizzate a un suo recupero pieno. Gli sto vedendo fare cose belle e importanti. Una freccia vera, concreta, velocissima nelle nostre mani da usare nel modo più decisivo possibile”.

Per quanto riguarda lo stile Milan e il suo futuro: “Io onestamente sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto in questi due anni, il mio obiettivo è quello di dare un contributo forte per la crescita di ognuno di loro che può ambire a fare calcio tra gli adulti. Questo miglioramento dei ragazzi arricchisce anche me. Bisogna iniziare fortemente di parlare di modello Milan, una società di altissimo livello deve lavorare sodo per migliorare ulteriormente il settore giovanile affinché ci siano più ragazzi possibile che possano veramente farcela a giocare a San Siro in prima squadra con la maglia del Milan. Io sarò coordinatore tecnico, un ruolo di raccordo tra la prima squadra e il resto del settore giovanile. E’ un ruolo che in Italia non c’è, ma è importante per crescere nel modo piu uniforme ed efficace possibile i protagonisti assoluti che devono essere sempre i giovani calciatori, soprattutto quelli di talento, che possono ambire a giocare nel Milan”.

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