Max chiamato al capolavoro finale: saper fare a meno di Montolivo

L. Dimitri - Redattore SpazioMilan.it
L. Dimitri – Redattore SpazioMilan.it

Un fulmine a ciel (quasi) sereno si è abbattuto ieri mattina su Milanello. Lesione al bicipite femorale destro per Riccardo Montolivo. Un infortunio che, molto probabilmente, farà saltare alla mente del centrocampo del Milan il resto della stagione. Una brutta botta per la squadra di Allegri che, già in altre occasioni, ha dimostrato di soffrire oltremodo l’assenza del biondo centrocampista. Non esiste, infatti, nella rosa dei rossoneri un sostituto con le stesse caratteristiche del Monto, ma neanche qualcuno che ci si avvicina.

Un’assenza che sarà resa ancor più pesante dalle contemporanee mancanze degli altri due infortunati di lungo corso, Nigel De Jong e Massimo Ambrosini. Praticamente, se si fa una riflessione logica, vengono a mancare i tre che potrebbero essere i titolari fissi in mediana. Una tegola bella e buona se si considera che è arrivata nel momento cruciale della stagione, nel momento in cui bisogna dare tutto per conquistare quel terzo posto che indirizzerebbe in una certa maniera il futuro del Diavolo. Ora, bisogna trovare delle soluzioni, ma in fretta perché sbagliare è assolutamente vietato.

Ma quali potrebbero essere le soluzioni? In una squadra che ha bisogno di attaccare e proporre calcio per vincere tutte le prossime quattro partite, c’è bisogno di equilibrio ma anche di qualità. Quindi, sarebbe controproducente schierare un centrocampo tutto corsa e sostanza ma con poca (per non dire nulla) qualità, formato da Flamini, Nocerino e Muntari, con gli ultimi due che hanno dimostrato inequivocabilmente di essere in fase involutiva. Allora si potrebbero profilare due soluzioni alternative.

Una, quella che potrebbe sembrare la più logica vista gli uomini a disposizione, potrebbe prevedere Boateng che scala a centrocampo e un tridente tutto offensivo ed italiano composto da Balotelli, El Shaarawy e Pazzini. In questo caso si sfrutterebbe la qualità degli uomini schierati in prima linea, si darebbe a Balo la possibilità di liberare il proprio estro e agire al di fuori da schemi tattici e si sfrutterebbe l’ottimo momento di forma di Pazzini. Un’altra alternativa, che però in questo momento sembra più una suggestione poco praticabile, prevederebbe l’impiego del giovanissimo Cristante in cabina di regia. Certo sarebbe un rischio non da poco in partite così decisive ma, se le cose non dovessero funzionare, si potrebbe provare magari a partita in corso.

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