Fidatevi: Allegri resterà sulla panchina del Milan. Ecco il numero di prestigio di Mago Galliani

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Boateng a tuttiIncredibile ma vero: il prossimo allenatore del Milan sarà…Massimiliano Allegri! Quando sembrava ormai finita, il Mago Galliani è riuscito nell’ennesimo numero di prestigio della sua incredibile carriera. In realtà l’operazione salvataggio è ancora in corso, ma è molto molto ben avviata. Il coronamento dovrebbe arrivare domani o nei prossimi giorni con una bella cena ad Arcore.

Il presidente era deciso e determinato ad esonerare Allegri. Lo era giá dopo Milan-Fiorentina 1-3 nel girone di andata, appena sbarcato da Malindi. Ci volle tutta la diplomazia di Galliani per salvare Allegri e tradurre la rabbia presidenziale in energia positiva da trasferire alla squadra a Milanello. Galliani spostò il mirino presidenziale a fine stagione. Il 7 dicembre Berlusconi promise la panchina al suo pupillo Seedorf in visita pastorale a Villa San Martino. La promessa rimase lì sospesa, anche perchè Allegri da gennaio in poi non perdeva più una partita e il Milan volava. Il match di Barcellona, però, ha fatto tornare in mente al presidente la “voglia di cambiare“. Una voglia rimasta tale fino a fine stagione. Anche dopo il gol di Mexes che ha timbrato il passaporto rossonero per la vera Europa. Anzi, il presidente si è addirittura irritato per l’eccessiva sofferenza nel raggiungimento dell’obiettivo. E soprattutto per l'”affronto” allegriano di aver lasciato in panchina El Shaarawy.

Ci è voluta la proverbiale diplomazia di Galliani per spiegargli che la squadra è arrivata sulle gambe al fotofinish a causa della lunga rimonta, che il Siena era molto molto più motivato di una normale squadra già retrocessa e che più di un giocatore del Milan nel momento clou della stagione non ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e si è tirato indietro. Tutti aspetti che hanno dato ulteriore valore al terzo posto strappato con i denti dopo un inizio choc e che garantisce al Milan, unica squadra italiana, la quinta partecipazione di fila alla Champions League, o per lo meno ai play-off agostani. Galliani ha poi testimoniato l’incredibile e insolito muro compatto eretto dalla squadra a difesa del loro allenatore. Un muro, questo Galliani non l’ha detto al patron, cementato dallo spauracchio Seedorf che a Milanello, in via Turati e persino in Curva Sud viene visto da tutti come una pessima soluzione. Di fronte a un simile spiegamento di forze, coronato e potenziato addirittura dalla dottoressa Barbara, Berlusconi sta per cedere.

Per questo ieri in via Turati Galliani non ha trattato con Allegri la buonuscita, ma gli ha chiesto soltanto tre giorni di pazienza prima di dire sí alla Roma. Allegri ha detto di sí, non tanto perché la Roma non potrà annunciare nessun allenatore fino a dopo la finale di Coppa Italia quanto perché la priorità di Max è e resta il Milan. Ogni minuto che passa è una possibilità in più che Allegri resti. Il problema contrattuale sarà esaminato solo in un secondo momento, ma pare che Allegri sia disposto addirittura a rinunciare al rinnovo pur di restare in rossonero. Tant’è vero che ieri si è concesso una gita in biciletta al Sacro Monte di Varese insieme a tutto il suo staff.

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